Commozione

Giovane mamma muore a soli 35 anni: lutto a Gattico-Veruno

Parrucchiera, conosciutissima e benvoluta in zona, era impegnata in prima linea nel campo della prevenzione

Giovane mamma muore a soli 35 anni: lutto a Gattico-Veruno
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Avrebbe compiuto 36 anni alla fine del mese di novembre Katia Folino Gallo, ma la malattia con la quale ha lottato come una leonessa alla fine ha avuto il sopravvento.

Lo racconta Il Giornale di Arona

L'addio

La comunità di Gattico-Veruno le ha dato l’ultimo saluto nella giornata di venerdì 10 novembre nella parrocchia di Veruno, dove la giovane abitava con il marito Riccardo e il figlio Simone.

La malattia e l'impegno

Con la malattia Katia aveva scelto di impegnarsi per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione dei tumori, organizzando molte raccolte di fondi per le associazioni del territorio, in testa Mimosa Amici del DH di Borgomanero, guidata dalla dottoressa Incoronata Romaniello.

«Insieme - racconta Martina Cantaluppi, che con Katia Folino Gallo aveva organizzato per due anni di seguito una giornata di sport e sensibilizzazione al campo sportivo di Gattico - abbiamo costruito pian piano le due iniziative, coinvolgendo volta per volta associazioni e società sportive diverse con l’obiettivo della sensibilizzazione alla prevenzione e per raccogliere fondi da destinare alla ricerca».

L'intervista rilasciata un anno fa

Katia Folino Gallo, che lavorava in un negozio di parrucchiera a Gattico, era conosciuta da moltissime persone in paese e non solo, per il suo carattere solare e sempre sorridente.

Non ci sono parole migliori per ricordare lei e il suo impegno di quelle che lei stessa aveva usato nel corso di un’intervista al Giornale di Arona, pubblicata il 18 novembre del 2022:

«Nella mia vita ho sempre cercato di prevenire: due volte all'anno dal ginecologo mi sottoponevo al pap test, eppure mi è capitata una malattia per cui dovrò farmi curare tutta la vita. Ma rimango attiva e lotto affinché altre persone in situazioni simili non si lascino abbattere» «Il tumore ti cambia la visione del mondo facendoti capire di avere sprecato tempo. Chi è sano non ha scadenze, io ho più consapevolezza dei miei limiti temporali, oltre che della morte: ogni tac potrebbe darmi un esito definitivo. Alcuni, ho notato per lo più gli anziani, si lasciano andare e vivono la diagnosi come una sentenza di morte, o addirittura una vergogna. In Piemonte è attivo il progetto Prevenzione Serena, che però ha alcuni paletti e in certi casi occorre curarsi a pagamento. Qualche struttura sanitaria, non parlo di Borgomanero, è carente di strumentazioni e in altre manca l'educazione alimentare. Il mio invito è di eseguire i test BRCA, che individuano la mutazione genetica. In Piemonte sono gratuiti, se ne occupa l'associazione nazionale aBRCAdabra Onlus. In generale consiglio di svolgere la maggiore prevenzione possibile e di continuare ad amare la vita, fino all'ultimo respiro».

Parole che oggi restano come sua preziosa eredità.

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