Grazie al ricordo di Cilla 200 bambini hanno delle gambe nuove
Grazie all'iniziative di beneficenza sono stati raccolti oltre 500 mila euro
Grazie al ricordo di Cilla, scomparsa nel 2010 nel terremoto di Haiti, l'associazione fondata nel suo nome ha permesso di raccogliere fondi utili per acquistare protesi per 200 bambini feriti.
Il sorriso di Cilla continua a fare del bene
Sono oltre duecento i bambini che oggi hanno ritrovato la speranza e possono correre incontro al loro futuro con gambe nuove. In tredici anni è stato questo uno dei tanti grandi traguardi raggiunti dall’associazione Cilla per Haiti, che in collaborazione con la fondazione Rava, ha donato duecento protesi ai bambini mutilati di Haiti. Ricorreva proprio in queste settimane l’anniversario del tragico terremoto che nel 2010 rase al suolo la città di Port-au-Prince sull’isola di Haiti, dove perse la vita Cecilia Corneo, aronese funzionaria dell’Onu.
Una funzionaria Onu attiva in una zona critica del mondo
All’epoca Cecilia, per gli amici Cilla, si trovava già da qualche anno nell’isola caraibica, impegnata in un progetto avviato dalle Nazioni Unite per la riduzione della violenza nelle comunità. Più che un lavoro, una vera e propria missione che negli anni precedenti l’aveva vista, sempre tra le file dell’Onu, impegnata in altri scenari critici, come il Kosovo ad esempio, con l’intento di recuperare quanti più giovani possibili realizzando progetti concreti per ridurre i conflitti, promuovere la pace e riorganizzare i loro Paesi. Sull’isola, dal suo arrivo nel 2007, Cecilia ha seguito oltre quaranta progetti volti al benessere dei più derelitti tra gli haitiani, con le sue incredibili doti empatiche e manageriali. Diversi progetti da lei messi a punto sono tuttora operanti e aiutano ad alleviare le sofferenze causate dallo stesso terremoto che le ha tolto la vita. Da quel giorno sono trascorsi tredici lunghi anni di sofferenza per Gianni e Lia Corneo, i suoi genitori, che nonostante tutto hanno saputo trasformare il loro dolore in qualcosa di bello fondando l’associazione Cilla per Haiti onlus, con l’intento di portare ad esempio la vita che la figlia ha dedicato all’aiuto dei più bisognosi. A seguito del terremoto molti feriti subirono l’amputazione degli arti perché nell’emergenza e a causa delle pochissime strutture ospedaliere rimaste in piedi, non era possibile curarli diversamente. Da qui la volontà di operarsi soprattutto a favore dei più giovani: non solo protesi, ma anche la creazione di un centro di riabilitazione dove i bambini mutilati, dopo aver ricevuto le protesi, hanno la possibilità di essere seguiti e la realizzazione di oltre venti casette in muratura per ospitarli, sottraendoli al degrado delle tendopoli.
L'associazione nata nel suo nome
Cilla ad Arona era molto conosciuta, era una ragazza solare e gli amici erano davvero tanti. "Non è stato così difficile fare rete sul territorio con altre associazioni garantendo non solo il sostegno ad Haiti, ma impegnandoci concretamente anche qui, ad Arona – spiega Gianni Corneo - non è mai mancata la vicinanza all’oratorio aronese e il sostegno alla pallavolo, lo sport di Cilla. Abbiamo contribuito alla fondazione della rete Nondisolopane e siamo operativi ormai da anni al Molinari, dove le nostre risorse sono dedicate alle famiglie in difficoltà per sostenere gli studi dei loro ragazzi". Tanti dunque i progetti che sino all’arrivo della pandemia hanno permesso di raccogliere oltre 500.000 euro: eventi sportivi, concerti di musica classica, rappresentazioni teatrali, mostre : "Siamo stati davvero molto attivi in tutti i campi – prosegue Corneo - riducendo all’osso le spese di raccolta fondi e gestione, tanto che il 96% di quanto raccolto negli anni è andato alle attività di aiuto. Grazie ai tanti sponsor che hanno sposato la nostra causa, siamo riusciti comunque a mantenere bassa la percentuale di spese di gestione. Ora però, dopo due anni di blocco quasi totale, è tornato il tempo di farsi sentire per ritornare ad accendere l’attenzione sui progetti che più ci stanno a cuore. Siamo alla ricerca di nuove leve da coinvolgere nell’associazione. Le idee non mancano, ma l’età ormai si fa sentire ed è ora di mettersi al lavoro con nuove forze". Nei prossimi mesi l’associazione tornerà a proporre qualche evento per continuare a sostenere i progetti avviati tanto ad Haiti quanto sul territorio. Chi volesse iniziare a contribuire può iscriversi all’associazione e/o devolvere il proprio 5 per 1000 indicando il codice fiscale della stessa: 9001296036.