Torino

Il "Rambo svizzero" che aveva terrorizzato l'aronese ha tentato di evadere dal carcere

Si è arrampicato giungendo fino al terzo piano del carcere, alle grate delle celle, rimanendovi però appeso

Il "Rambo svizzero" che aveva terrorizzato l'aronese ha tentato di evadere dal carcere
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Il “Rambo svizzero” che l’anno scorso aveva seminato panico ad Arona e dintorni, ha tentato, verso le 13.30 di martedì 17 gennaio, di evadere dal carcere Lorusso e Cutugno di Torino, dov’è detenuto da tempo.

Il tentativo d'evasione

A rendere nota la notizia sono state alcune sigle sindacali di polizia penitenziaria. Gabriel Girardet avrebbe scavalcato a mani nude il cortile di passaggio nel padiglione detentivo denominato blocco A, per poi dirigersi sul padiglione C dove si è arrampicato, giungendo fino al terzo piano, alle grate delle celle, rimanendovi però appeso.

Per recuperare l'uomo è stato necessario richiedere l’intervento dei vigili del fuoco, che sono intervenuti anche con l’ausilio di un'autoscala; dopo un’estenuante trattativa tenuta dal personale di polizia penitenziaria, il detenuto si è fatto ammanettare.

Fucile alla mano nell'aronese

Il fucile era carico, pronto a fare fuoco. Sembravano scene da film quelle a cui avevano assistito tantissimi automobilisti nella giornata di sabato 8 settembre. Uno squilibrato, a torso nudo, con un'arma in mano si era messo a minacciare le auto in transito a partire da un benzinaio a Meina. Poi la sua folle corsa, “con l’intento di seminare il panico e arrecare danni a terzi” , si era districata tra Arona, Lesa e Belgirate.

QUI IL VIDEO DELLA FOLLIA DI QUEL GIORNO

Accerchiato dai militari a Stresa, il 31enne pluripregiudicato svizzero aveva puntato il fucile anche verso di loro. Un attimo, l'arma si era inceppa e un militare gli era piombato addosso seguito dai colleghi che finalmente lo riuscivano a bloccare.

La perizia: capace di intendere e volere

Accusato di porto illegale di arma da guerra, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata e lesioni personali, Girardet è in carcere a Torino. Secondo il medico varesino Luigi Angelo Demori che lo ha sottoposto a perizia psichiatrica, il “Rambo svizzero” è capace di intendere. Presenta un disturbo antisociale della personalità, ma non ha nessuna patologia psichiatrica. Potrà, dunque, stare in giudizio.

 

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