Insulti e "parole irripetibili" alle volontarie della Cri durante la partita
Un fatto increscioso portato alla luce dall'Asd Stresa Vergante e da cui la società ha voluto prendere le distanze
"Scriviamo queste righe, volute e dovute, nei confronti dei Volontari della Croce Rossa di Stresa che anche ieri hanno prestato il loro fondamentale servizio presso il nostro Stadio". Inizia così il comunicato divulgato dall'Asd Stresa Vergante all'indomani della partita che domenica 7 maggio ha visto la squadra giocarsi la salvezza in serie D contro la Sanremese. E se purtroppo l'obiettivo calcistico è sfumato con il risultato finale di 0-0, c'è un altro motivo per cui la giornata ha lasciato l'amaro in bocca.
"I volontari sono stati oggetto di parole offensive e lesive"
"Scriviamo queste righe - prosegue lo scritto della società - volutamente senza il dettaglio di quanto accaduto perché non è un singolo episodio il motivo di una presa di posizione netta, ma un episodio è quello che ci consente effettuare alcune riflessioni che dovrebbero essere parte del nostro modo di vivere non solo il calcio, ma la nostra quotidianità. Solo a fine gara abbiamo appreso che nella concitazione della partita, in occasione di un intervento in campo, i volontari presenti sul terreno di gioco, sono stati oggetto di parole offensive e lesive nei confronti del loro operato. La nostra società prende in maniera decisa le distanze da questi atteggiamenti, porgendo le proprie scuse per non essere stata tempestiva nell’individuazione di una situazione di criticità".
"Siamo da sempre attenti - proseguono dall'Asd Stresa Vergante - a supportare il prezioso lavoro svolto dai volontari del soccorso, senza i quali anche una semplice partita di calcio non potrebbe svolgersi. Abbiamo sempre dimostrato la nostra gratitudine a tutte quelle persone che, a maggior ragione se volontari, mettono a nostra disposizione il loro tempo, la loro competenza e la loro professionalità. Le ragazze che sono intervenute hanno anche ricevuto l’offerta di supporto dagli atleti presenti sul campo, a dimostrazione che di fronte al loro operato non ci sono colori".
"Quelle ragazze andrebbero ringraziate"
E ancora: "Le ragazze che ieri hanno prestato servizio presso il nostro stadio dovrebbero essere ringraziate e non prese a male parole in una situazione, tra l’altro, gestita male a causa della concitazione creata dall’infortunio ad un nostro giocatore. I protocolli da seguire sono precisi, anche per l’ingresso in campo dei soccorritori che non possono decidere autonomamente tempi e modi di intervento in caso di emergenza. Ieri la paura per le condizioni del ragazzo rimasto a terra ha preso il sopravvento e ha fatto si che proprio le persone deputate al soccorso venissero prese di mira da parole irripetibili e, ribadiamo, gravemente lesive nei loro confronti, seppur da parte di un ristretto numero di persone".
"Prendiamo le distanze da questi comportamenti - conclude il comunicato - non per un atto dovuto, ma perché crediamo nel valore della Croce Rossa e nel suo fondamentale ruolo sociale. Così come abbiamo onorato anche sui campi il loro lavoro in diverse occasioni, oggi vogliamo pubblicamente condannare l’accaduto e rinnovare tutta la nostra stima e gratitudine ai volontari che speriamo possano sempre essere al nostro fianco, anche nel futuro".