L'assessore non ci sta: "Il Comune non ha alcuna responsabilità sulla chiusura di Iniziativa Due"
Respinte con fermezza le accuse di Gianni Bolchini: "Le sue sono affermazioni gravissime e prive di fondamento"
Non si è fatta attendere la replica dell'amministrazione comunale novarese alle accuse mosse dal presidente della cooperativa Iniziativa Due nei giorni scorsi.
La risposta dell'assessore Armienti
Il presidente Gianni Bolchini, oltre illustrare le serie difficoltà economiche della cooperativa, ha puntato duramente il dito contro l'immobilismo delle istituzioni, criticando la gestione del settore dei Servizi Sociali.
Chiamata in causa, l'assessore competente Teresa Armienti, si è così espressa in un lungo e dettagliato comunicato:
“Bolchini ha inviato una lettera dai toni a dir poco “pesanti” nelle scorse settimane a tutti i consiglieri e assessori, nonché ai media. Lettera che conteneva accuse chiare, al limite della calunnia e della diffamazione in certi casi, nei confronti dell’Ufficio Politiche sociali e dell’amministrazione in generale. Preme dunque sottolineare alcuni aspetti affinché la cittadinanza, innanzitutto, e i colleghi di giunta e consiglio possano avere chiarimenti".
"In primo luogo - precisa Armienti - la cooperativa Iniziativa Due è dotata di una propria autonomia, come altri enti, associazioni o persone giuridiche. Quindi, il Comune, contrariamente a quanto affermato da Bolchini, non ha alcuna responsabilità, né diretta né indiretta, sulla chiusura o liquidazione della cooperativa stessa. In sintesi, il Comune non può in alcun modo interferire sulle azioni della stessa".
L'assessore rimarca poi come non ci sia stato "nessun comportamento vessatorio o punitivo o pregiudizievole, nessuna violazione delle normative da parte dell’amministrazione: sono affermazioni gravissime e prive di fondamento".
"Siamo tenuti al rispetto della normativa"
"Bolchini - prosegue Armienti - pretende dal Comune il pagamento dei costi sostenuti nel 2022 per il trasporto degli utenti, come se ci fosse un ulteriore obbligo sottostante tra Comune e cooperativa (oltre a quello naturalmente dovuto del contributo per le rette), dichiarando inoltre che il contributo una tantum stanziato per l’anno 2022 di 8000 euro non fosse sufficiente. Ma l’ente pubblico, come tutti sanno, è sottoposto al rispetto assoluto della normativa. Non solo: Bolchini chiede addirittura di rivalutare le rette nel secondo semestre dell’anno con un aumento retroattivo delle stesse, chiedendo al Comune di versare la differenza. Altra operazione arbitraria che un Comune o un qualsiasi ente pubblico non può certo portare a termine".
"Ricordo inoltre - aggiunge l'assessore - che l’inserimento in struttura delle persone disabili viene valutato non dal Comune o dai servizi sociali bensì dalla competente Commissione UMVD di titolarità dell’Asl che ne valida i progetti individuali".
"Non siamo disposti ad accettare offese e falsità"
Quindi l'amara conclusione: "Ci rammarica il fatto che la lettera inviata da Bolchini riporti accuse molto gravi e fatti non corrispondenti al vero. L’ex presidente si è altresì dimenticato di evidenziare come il Sindaco in persona, a fronte della decisione di cessare l’attività annunciata nel 2022, abbia contattato un professionista che, a titolo gratuito, ha assistito la cooperativa nella fase di liquidazione e chiusura. I dipendenti pare siano soddisfatti delle dovute spettanze, ma qualora non lo fossero non potrebbe certo essere il Comune ad integrarle. Siamo amareggiati e dispiaciuti per le parole lette e ascoltate, uscite da una persona che in questo chiaramente esprime una forte fragilità emotiva, ma non siamo disposti ad accettare insulti e offese, né tantomeno a subire falsità. Questo per dovere di chiarezza”.