Il caso

Malpensa: l'Unione dei Comitati chiede più centraline per il rilevamento acustico

Nell'Unione dei Comitati dell'Alta Valle Del Ticino è inserito anche il Comitato di Varallo Pombia

Malpensa: l'Unione dei Comitati chiede più centraline per il rilevamento acustico
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Novità nelle questioni legate al confronto tra i Comitati locali dei cittadini e le autorità aeroportuali di Malpensa. I Comitati chiedono una politica più coerente sulle rilevazioni del rumore.

Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa entra nell'Unione Alta Valle del Ticino

E' notizia dei giorni scorsi l'ingresso del Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa nell'Unione dei Comitati dell’Alta Valle del Ticino. All'interno dell'organismo sono ora compresi Comitati piemontesi e lombardi: lo scorso 18 marzo “Vivere a Coarezza” e “Vivere a Golasecca” hanno infatti accolto il comitato varalpombiese e il comitato territoriale Malpensa-Lonate Pozzolo".

Il documento unitario recapitato giovedì a Enac

Lo scorso giovedì 21 marzo i rappresentanti dei Comitati in questione hanno incontrato nel municipio di Golasecca i rappresentanti di Sea, Enac ed Enav e per l'occasione hanno consegnato loro un documento unitario sul tema del rumore acustico. "La coesistenza tra l’infrastruttura aeroportuale, il territorio, l’habitat, la comunità dei cittadini, dopo 25 anni non è stata ancora affrontata, perciò, tantomeno risolta - scrivono dall'Unione dei Comitati - Le vicende degli ultimi 25 anni, tra ritardi attuativi, inadempienze, trasgressioni, attese mitigazioni e bonifiche acustiche con uno scenario di supposta Zonizzazzione LVA, di revisione delle SID nel quadro di un Masterplan2035 di potenziamento dei voli per politiche Cargo, hanno assunto rilievi oltremodo contradditori. Il “Tucano-1998” è la mappa con le zone isofoniche con 700 voli, tutti i decolli dalla pista 35 L e atterraggi 35 R, incorporata ne PGT- Piano del Governo del Territorio dei Comuni CUV che è stata inconcepibilmente comparata con le zone isofoniche/Zonizzazione LVA-2023; quest’ultima dovrà essere impugnata e invalidata. Del tutto incongrua, inattendibile e impraticabile, base per la cosiddetta “sperimentazione di nuove SID”, con uno scenario di rotte destinata a rivelarsi un flop. I presupposti di tale “sperimentazione” implicano tale fallimento".

La proposta di una sorta di autovelox per gli aerei

"L’imposizione delle GREEN CHARGES, se agevolano l’utilizzo di flotte meno rumorose, con l’incremento scontato dei voli, rivelano comunque una dilatazione del carico acustico - continua il documento -  Il limite operativo di 70 movimenti/ora, dell’alternanza delle piste derivato dalle vicinanza dalle stesse, dalla ridotta dimensione del sedime, obbliga una flessibilità operativa che impedisce la modelizzazione LVA e le ricadute acustiche sul territorio. La dispersione laterale delle rotte, della variabilità dei gradienti di salita in decollo, evidenzia una spalmatura ed estensione delle emissioni sonore. Le centraline di monitoraggio dei sorvoli esigono l’imposizione di limiti massimi di rumore e di tollerabilità con l’obbligo di sanzioni specifiche. Le centraline di tipologia V- Violazione (vedi ISPRA) , in 25 anni non sono mai state installate. Le restrizioni alle aerolinee ed ai piloti trasgressori delle SIDs (scostamenti laterali/verticali e limiti acustici) diventano
obbligatorie. Una sorta di equivalenza tra auto autovelox terrestre e audio “noise”.
Londra Heathrow dal 2001 ha, ad esempio, imposto i seguenti limiti:
• Giorno (07:00 – 23:00) 94dBA Lmax – 500 euro (circa)
• Ore limite (23:00 – 23:30, 06:00 – 07:00) 89 dBA Lmax – 1500 euro
circa)
• Notte (23:30 – 06:00) 87dBA Lmax – 4000 euro (circa).
Sanzioni da applicare allo scostamento laterale e sui gradienti nominali. Somme da destinare ai “Comuni aeroportuali e/o sorvolati” peropere di mitigazione acustica".

"Servono cinquanta centraline in più"

"In analogia alle procedure e misure adottate nello scalo londinese - si conclude il documento dei Comitati - vanno incrementate le centraline di rilevamento acustico, differenziato tra quelle per i sorvoli degli aeromobili e quelle dedicate alla verifica dei decibel sopportati dai cittadini, con l’installazione di almeno cinquanta apparecchi".

 

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