Urbanistica

Maxi polo logistico di Pernate: anche Novara ha detto sì

La Giunta ha approvato la bozza di Accordo di pianificazione, ora la "palla" passa a Galliate, ma dopo le elezioni

Maxi polo logistico di Pernate: anche Novara ha detto sì
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Le sorti del nuovo e contestato maxi polo logistico sono “appese” a un filo che porta... a Galliate. Sarà infatti quello del Comune “contermine” l’ultimo (e indispensabile) parere che potrà dare il via libera al progetto proposto dalle società Develog e Cim o bloccarlo.

Lo racconta Il Corriere di Novara

Da Novara arrivati tutti gli "Ok"

Dopo l’approvazione, lo scorso 4 marzo da parte della Giunta regionale, dello schema di Accordo di pianificazione, sul fronte novarese gli ok sono arrivati tutti: sia la Provincia (in data 16 aprile), sia il Comune hanno detto sì.

Un “placet”, quello del Comune, che è passato un po’ sotto silenzio: la delibera di Giunta risale al 30 aprile e risulta regolarmente pubblicata all’albo pretorio, ma senza alcuna “pubblicità”.

«L’Amministrazione novarese - dice l’assessore all’Urbanistica Valter Mattiuz - ha fatto la sua parte. Appena è stato possibile ho fatto subito preparare la delibera, sollevando così il Comune da qualsiasi possibile contenzioso». Anche perché, commenta Mattiuz, «non è escluso che anche i proponenti del progetto possano scegliere di adire le vie legali...».

La "palla" passa a Galliate

Quanto alla decisione del Comune di Galliate - che a questo punto non potrà che arrivare dopo le elezioni e l’insediamento della nuova Amministrazione - Mattiuz non si sbilancia: «Ognuno si assume le responsabilità delle proprie scelte».

«E’ però vero - ricorda Mattiuz - che Galliate non è interessato dal progetto se non in termini periferici legati ad eventuali ripercussioni sul traffico. In questi giorni sto leggendo tante affermazioni: si parla del passaggio di centinaia di Tir al giorno... Ma che io sappia, nessuno ha mai fornito dati ufficiali sul numero di camion che potranno afferire al nuovo polo. Anche perché, la realtà è che nemmeno noi abbiamo idea di come si svilupperà. Quel che abbiamo in mano è solo il progetto di massima, risalente al 2022. Da allora non ci siamo più confrontati con nessuno dei proponenti e, in ogni caso, la progettazione non potrà partire prima dell’approvazione, da parte di tutte le parti interessate, della bozza di Accordo di pianificazione. Una progettazione, poi, che dovrà essere concordata con una serie di soggetti, Arpa ad esempio, e tenere in considerazione tutta una serie di elementi tra i quali, appunto, la parte viabilistica».

Sulla quale, peraltro, «il Comune - sottolinea l’assessore - non è che non abbia fatto le sue riflessioni. Non siamo certo degli sprovveduti: l’obiettivo è creare il minor impatto possibile sia dal punto di vista ambientale che del traffico su entrambi i centri abitati, Novara e Galliate».

Le voci contrarie al progetto

Quel che è certo è che, senza l’ok di Galliate, al momento tutto resta bloccato e, in attesa del risultato elettorale, a regnare è l’incertezza. Vista anche la pubblica esternazione della coalizione “Uniti per Galliate”, che sostiene la candidatura a sindaco di Alberto Cantone e che si è dichiarata senza mezzi termini “contraria all'insediamento”.

Un’incertezza che nutre le speranze degli oppositori del progetto. In primis il Comitato per Pernate e l’associazione “I fontanili di Pernate”, promotori di ben due ricorsi al Tar, l’ultimo dei quali depositato pochi giorni fa, il 6 maggio.

«Questi ricorsi - ha detto Carlo Ferro, intervenendo domenica a Verbania al forum nazionale “Salviamo il Paesaggio, difendiamo i territori” - rappresentano un passo fondamentale nella nostra battaglia per la tutela del territorio. La risposta dei cittadini di Pernate è stata straordinaria. Hanno supportato attivamente e economicamente le nostre iniziative, dimostrando che un'altra cittadinanza è possibile. Una cittadinanza che rifiuta di subire passivamente e lotta per salvare il proprio paesaggio, per garantire un futuro sostenibile alle nuove generazioni».

Intanto, anche il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Nicola Fonzo, puntualizza in merito alla delibera approvata dalla Giunta novarese: «Anche se dal punto di vista procedurale potrebbe non esserci un obbligo, riteniamo necessario che l’atto sia oggetto di un passaggio consiliare, quantomeno dalla commissione. Chiederemo conto a Canelli delle ragioni del suo recente incontro con la maggioranza leghista in carica a Galliate, in cui avrebbe perorato la causa del progetto».

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