Protesta

Polo logistico a Pernate: si ricorre al Tar per fermare gli espropri

Giorni intensi per il comitato tra volantinaggio e raccolta fondi: "Se riusciamo a dimostrare che è venuto meno l’interesse pubblico, non possono procedere"

Polo logistico a Pernate: si ricorre al Tar per fermare gli espropri
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I pernatesi ricorreranno al Tar anche contro la Regione. Non hanno avuto alcun dubbio i cittadini che lo scorso 21 marzo 2024 hanno risposto all’appello del Comitato per Pernate e si sono presentati numerosi nella sala dell’ex consiglio di quartiere: votazione convinta per alzata di mano e via libera al nuovo ricorso per fermare il maxi polo logistico alle porte della frazione.

Si lavora per il ricorso al Tar

«Abbiamo capito che non cambieranno idea davanti a nulla. La legge è l’unica strada», ha detto qualcuno tra il pubblico.

I tempi del ricorso sono stretti: ci sono 60 giorni dalla pubblicazione sul Bur per opporsi alla delibera di Giunta Regionale n. 2-8249 approvata il 4 marzo, che ha dato il via libera allo schema di accordo di pianificazione da sottoscrivere con la Provincia e i Comuni di Novara e Galliate per il nuovo insediamento logistico “Novara Ecologistica”. «Quindi - ha ricordato Claudio Ferro del Comitato - i termini scadono i 6 maggio».

Intanto giovedì 28 marzo, nella sede dell’ex CdQ di Pernate si è svolto un nuovo incontro con gli attivisti del Comitato, dell’associazione Fontanili e i residenti della frazione tra cui alcuni proprietari dei terreni interessati dal progetto. In quell'occasione sono stati distribuiti i primi moduli, per la presentazione del ricorso. Inoltre è iniziata anche la raccolta fondi per sostenere le spese che questa nuova azione comporterà.

Le ragioni del "no"

Un'immagine condivisa sui social dai promotori del ricorso

Lo scopo di questo nuovo ricorso, che procederà autonomamente rispetto a quello già sottoscritto contro la delibera della Giunta comunale (e che al momento “giace” ancora senza risposta...), l’ha spiegato in poche parole Ferro: «Se noi riusciamo a dimostrare che è venuto meno l’interesse pubblico, non possono procedere con gli espropri».

In sostanza: a Piano regolatore la destinazione d'uso per l'area T3b è per interscambio merci, ed era inizialmente destinata a Cim spa, allora società compartecipata del Comune.

«Ma nel frattempo hanno cambiato le carte in tavola - ha spiegato sempre Ferro - La mera presenza di una strada di 8 metri non è sufficiente a giustificare un autentico sviluppo intermodale da ferro a gomma, che non sussiste senza un raccordo ferroviario».

Le ragioni del "no" sono ben esplicate anche nel volantino in distribuzione in questi giorni ad opera degli attivisti dal titolo "Salviamo Pernate per salvare Novara e Galliate - Stop al consumo di suolo":

L'Amministrazione comunale e la Regione Portano avanti il progetto per la costruzione di un maxicentro logistico che occuperà 800.000 mq a ridosso dell'abitato di Pernate. Non è prevista l'adozione di nessuna tutela ambientale significativa. Il comitato si oppone perché questo porterà a:

Maggiore inquinamento atmosferico, acustico, luminoso, acquifero; degrado del paesaggio; perdita stimata del 30% del valore degli immobili di Pernate e di Galliate; oltre 600 tir al giorno determineranno code chilometriche nelle ore di punta nella nostra viabilità; peggioramento generale della qualità della vita.

E questo il futuro che vuoi per te e per i tuoi figli? Non éè vero che è già stato tutto deciso non è vero che il piano regolatore lo prevede non è vero che i terreni sono già stati tutti venduti: i proprietari non hanno ancora ricevuto un euro. Non credere alle compensazioni che questi costruttori propongono: piste ciclabili e arbusti non bastano a mitigare l'impatto che il territorio subirà. Abbiamo già visto come non vengano rispettate!

Se anche tu non vuoi pozze di acque stagnanti (altro che laghetti) a meno di 100 metri dalle abitazioni e dall'acquedotto di Pernate, se anche tu non vuoi che la speculazione di pochi danneggi la salute di tanti, per tutti questi motivi, per salvaguardare il proprio territorio da questo selvaggio consumo, aiutaci a non chiudere Pernate dietro a un muro lungo 1 km ed alto 20m. Sostieni la nostra battaglia, sottoscrivi la raccolta fondi per il ricorso legale contro la delibera della giunta regionale".

Qui tutte le info e i dettagli per sostenere il comitato e la sua iniziativa.

E mentre si prepara il ricorso, il Comitato per Pernate non si ferma e continua la sua attività di informazione e sensibilizzazione.

Commenti
Fulvia

Sono pienamente d'accordo con i cittadini di Pernate e sosterrò il comitato affinché si riesca a bloccare la costruzione di questo polo logistico!!!

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