Mister colpì l’arbitro con un pugno a Oleggio Castello: caso chiuso con un risarcimento
L'allenatore si era scusato e aveva lasciato il mondo del calcio
Il “destro” rifilato dall’allora allenatore del Carpignano Giovanni Alosi al giovane direttore di gara Andrea Felis venne ripreso da uno smartphone e messo in rete, oltre che essere condiviso sui vari gruppi tramite WhatsApp.
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Colpì l’arbitro con un pugno: il caso è chiuso
L’allenatore si scusò pubblicamente, decise di lasciare il calcio e venne squalificato per cinque anni. Venne coinvolto anche in una vera gogna mediatica che coinvolse anche la famiglia.
Ma oltre alla disciplina sportiva c’era anche in piedi un processo per lesioni davanti al giudice di pace di Verbania, come riportano i colleghi di notiziaoggi.it.
In tribunale l’arbitro Felis si era costituito parte civile. L’avvocato di Alosi ha chiesto e ottenuto dal giudice di pace di dichiarare estinto il reato in virtù dei 1.000 euro di risarcimento corrisposti, contrario il parere della parte offesa. La sentenza di proscioglimento mette fine alla vicenda.
Il caso
Era il 26 settembre 2021 e a Oleggio Castello c’era in programma l’incontro di Prima categoria contro il Carpignano. Il “colpo proibito” avvenne nel secondo tempo: il Carpignano era sotto di due reti nell’incontro con l’Oleggio Castello, l’allenatore Giovanni Alosi aveva protestato a più riprese con l’arbitro per gli avversari che gettavano via la palla perdendo tempo secondo lui. Stanco delle lamentele il direttore di gara aveva deciso di espellere l’allenatore. A quel punto Alosi si era avvicinato alla giacchetta nera e, seppur circondato da altri dirigenti, era riuscito ad allungare il braccio destro, dandogli un pugno sulla guancia destra, senza mandarlo a terra, ma provocandogli lesioni giudicate guaribili in tre giorni. L’incontro era stato sospeso e il Carpignano era stato dichiarato sconfitto a tavolino dall’Oleggio Castello.