Nati 827 bambini: +7,5% del 2021
A Borgomanero in flessione i tagli cesarei. Ospedale punto di riferimento anche durante il Covid
Anche per il 2022 l’Ospedale Ss. Trinità di Borgomanero si conferma tra gli ospedali piemontesi “più prolifici”. Lo scorso anno, nonostante il calo della natalità che si registra da molto tempo in Italia sono nati 872 bambini con un incremento del numero dei parti del 7,5% rispetto al 2021 quando erano stati 811, ma anche rispetto al 2020 (869) e al 2019 (840).
Un dato in controtendenza
Un dato in controtendenza con un numero significativo di partorienti (il 26%) provenienti da altre Asl del Piemonte e dalla Lombardia. Anche il 2023 promette bene: a gennaio i parti sono stati 65. «Sembra – viene evidenziato in una nota diffusa dall’Asl NO – che la cicogna abbia continuato a volare indisturbata nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. Tutte le strutture afferenti al Dipartimento Materno Infantile si sono adoperate per mantenere al massimo gli standard di efficienza e di sicurezza per mamme, neonati, bambini e adolescenti». In flessione i tagli cesarei che nel 2022 sono stati il 24,2% con un positivo decremento rispetto al 2019 (- 1%). «Negli ultimi due anni – prosegue la nota aziendale – sono state anche accolte donne in gravidanza affette da Covid divenendo il nostro ospedale un punto di riferimento per molte gravide e puerpere».
Gravidanza fisiologica
«Abbiamo mantenuto inalterati i bilanci di salute e il monitoraggio della gravidanza fisiologica sul territorio e a rischio presso l’ospedale previsti dal percorso nascita – dice la dottoressa Roberta Pisani, Coordinatrice del Dipartimento Materno Infantile e della Struttura Complessa di Ostetricia e ginecologia - consentendo la presenza continua dei papà in sala parto e nelle due ore del post partum, lasciando alla mamma la massima libertà di scelta sulle modalità del parto. Abbiamo anche continuato il percorso della donazione cordone ombelicale ed è proseguito anche il rooming-in e il supporto/sostegno all’allattamento al seno sia durante il ricovero che a casa così come è proseguita senza sosta l’attività dei controlli post-dimissione delle mamme e dei neonati».
Punto di riferimento per la popolazione
«La popolazione – evidenzia il dottor Giovanni Ruspa (nella foto di Panizza), Direttore del reparto di ginecologia e ostetricia e del Dipartimento materno infantile – ha identificato il nostro ospedale come struttura a misura di donna e bambino, attento alle esigenze delle donne, delle coppie, dei neonati, dei bambini, degli adolescenti, senza trascurare quegli aspetti di efficienza ma anche di umanità che sono indispensabili nell’assistenza della donna e dei bambini». «L’ottimo risultato – afferma Angelo Penna, direttore generale dell’Asl – è stato ottenuto grazie al lavoro dei medici, delle ostetriche, del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari che mettono al centro del loro lavoro la donna e il nascituro per dare una risposta sempre più alta di qualità ed efficienza a tutela della salute materno infantile».