Odontoiatria solidale a Novara: risultati concreti grazie al lavoro in rete
L'obiettivo è incrementare l’accessibilità alle cure per i ragazzi della scuola primaria Levi che vivono in famiglie in condizioni di vulnerabilità sociale
Da un lavoro di rete a Novara è nato il progetto “Odontoiatria per tutti”. Promosso dall’Associazione Territorio e Cultura ODV nel 2023, tramite un protocollo d’intesa con l’Asl Novara, l’Istituto comprensivo Bottacchi e l’Associazione Agorà Donatello, ha già raggiunto risultati concreti.
Odontoiatria solidale a Novara
Il cammino continua con il bando, pubblicato dall’Asl, per il reperimento di odontoiatri e igienisti dentali. Il coordinamento del progetto vede il contributo attivo di diverse persone dell’Associazione Territorio e Cultura, a partire dal presidente Alberto Cantoni e dai consiglieri Maurizio Genoni e Gianenrico Guida da cui è nata la proposta. Giacomo Balduzzi e Davide Servetti, ricercatori universitari dell’Università del Piemonte Orientale e collaboratori dell’associazione, forniscono un apporto di consulenza scientifica, nonché supervisione tecnica e organizzativa.
«I due principali obiettivi della partnership - spiega Giacomo Balduzzi - sono quello di incrementare l’accessibilità alle cure odontoiatriche per i ragazzi della scuola primaria Levi che vivono in famiglie in condizioni di vulnerabilità sociale e quello di contribuire all’attuazione della Legge della Regione Piemonte n. 25 del 20 dicembre 2022 “Disposizioni concernenti l’odontoiatria solidale”.
Il professor Vincenzo Rocchetti con il suo gruppo di odontoiatri volontari composto dalla dottoressa Anna Agnone, dal dottor Sebastian Giamboi e dal dottor Matteo Confaloni hanno effettuato visite di screening gratuite che hanno coinvolto finora circa trenta ragazzi tra i 6 e i 14 anni, principalmente frequentanti la primaria Levi. I giovani che presentavano problemi sono stati presi in carico dagli operatori del centro polifunzionale di Piazza Donatello. L’operatrice Vania Frasson ha facilitato e assistito le famiglie nelle procedure per l’accesso ai servizi sanitari.
Per i problemi più limitati, soprattutto carie, le famiglie sono state supportate per prenotare gli interventi all’Asl; per le problematiche più complesse sono state assistite nel processo di prescrizione e prenotazione degli esami radiografici e alcuni interventi hanno iniziato a svolgersi presso la struttura di Odontostomatologia diretta da Vincenzo Rocchetti a Vercelli.
Tali interventi richiederanno l’acquisto di manufatti, come apparecchi e protesi, e altri costi non previsti tra quelli non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale.
Risultati concreti grazie al lavoro in rete
Tali costi saranno sostenuti dall’Associazione Territorio e Cultura che ha promosso un fondo per il finanziamento del progetto il quale, grazie ai contributi liberali della Fondazione De Agostini e di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, è attualmente dotato di 10.000 euro».
Il professor Rocchetti sottolinea la portata del progetto al fine di «intercettare vulnerabilità sociali e sanitarie e di intervenire in tempi utili grazie alla presenza di una rete estesa. Una volta effettuato lo screening, che non può essere garanzia di cura, interviene il terzo settore coprendo le spese tecniche e non le prestazioni dei medici che operano a titolo gratuito».
Gianenrico Guida mette in luce la finalità del progetto, «tutelare la salute come diritto fondamentale per tutti i cittadini grazie al valore della rete che si è costruita e alla sperimentazione effettuata. Non vogliamo promettere più di quello che possiamo realizzare ma andiamo avanti con questa modalità per offrire un servizio concreto a chi ne ha bisogno».
Federico Boggero, docente della primaria Levi che fa parte dell’Istituto Comprensivo Bottacchi, ha parlato di «grande opportunità offerta dal progetto agli studenti della scuola».
Le parole del presidente di Agorà Donatello Enrico Zaninetti: «I locali del centro polifunzionale di Piazza Donatello sono a disposizione per le varie fasi del progetto, dall’ambulatorio vero e proprio allo spazio riservato al colloquio con i genitori».
Ora il progetto procede con l’obiettivo di allargare ulteriormente la rete dei partner al fine di individuare risorse e contributi utili a sostenere una seconda fase della sperimentazione.