Risvolto

Omegna accoglie l'invito di don Renato Sacco e presenta un ordine del giorno contro le armi nucleari

L'iniziativa a seguito della premiazione di don Sacco con "La rosa della solidarietà", lo scorso 7 dicembre.

Omegna accoglie l'invito di don Renato Sacco e presenta un ordine del giorno contro le armi nucleari
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L'amministrazione di Omegna ha accolto l'invito di don Renato Sacco e presenterà un odg contro le armi nucleari nel prossimo consiglio.

Armi nucleari un odg per la pace dal Comune di Omegna

Don Renato Sacco, lo scorso 7 dicembre, in occasione di Sant’Ambrogio, è stato omaggiato con la “Rosa della solidarietà” dalla Parrocchia di Omegna e dal Comitato Sant’Ambrogio. Durante la cerimonia il Parroco di Cesara ha invitato il Comune di Omegna, nella persona della Vice Sindaco reggente Mimma Moscatiello, a aderire al trattato dell’Onu contro le armi nucleari, considerato che l’Italia non l’ha ancora fatto. Don Sacco ha evidenziato che sarebbe significativo se proprio dal Consiglio Comunale di Omegna partisse una delibera che impegni il Governo italiano in questo ambito.

La vice sindaco Moscatiello: "Mi è piaciuta l'idea e la proporrò in maggioranza"

«Ho apprezzato l’idea di don Sacco e sarà mia cura proporla in maggioranza perché è fondamentale affrontare il tema della pace e delle armi in tutti i luoghi istituzionali - sottolinea Moscatiello -. Quando si parla di armi nucleari ognuno di noi deve pensare a quanto è successo nella seconda guerra mondiale: nessuno deve quindi sentirsi tranquillo». La Vice Sindaco aggiunge: «La “Rosa della solidarietà” è stata data a una personalità di primo piano del nostro territorio. Don Gian Mario Lanfranchini si è confermato attento a tutto quello che accade a Omegna e dintorni. Non è casuale scegliere Don Renato nel 2022, un anno che passerà alla storia per l’avvio del conflitto tra Russia e Ucraina. Da sempre Don Sacco è attivo per il disarmo e per la pace».

L'azione nella campagna della Rete italiana per il disarmo

In tal senso Omegna, città di Gianni Rodari che si è sempre speso a favore della pace, potrebbe aderire concretamente alla campagna “Italia ripensaci”, nata nell’ottobre 2016 e promossa dalla Rete italiana per il Disarmo e da Senzatomica, che si è inquadrata nelle attività internazionali e si è guadagnata molte adesioni e molta attenzione anche sui media grazie al sostegno di ICAN (Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari), che ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 2017. «Questo atto trasformerebbe in azione concreta la nostra decisione di esporre sul balcone del Palazzo di Città la bandiera della pace e di colorare lo stesso Municipio con i colori della pace durante il periodo natalizio» conclude Moscatiello.

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