Servizi di pulizia negli ospedali: la Cisl esulta per l'annullamento delle gare d'appalto
La sentenza del Consiglio di Stato non riguarda Novara, ma per il sindacato le modalità utilizzate per l'appalto sono le stesse
Servizi di pulizia negli ospedali del Piemonte: la Fisascat Cisl esulta per il risultato raggiunto con la sentenza del Consiglio di Stato che annulla parte delle gare d'appalto svoltesi in regione.
La sentenza
E' con grande soddisfazione che il sindacato Fisascat Cisl annuncia di aver accolto la notizia della sentenza del Consiglio di Stato che di fatto annulla parte delle gare d'appalto per i servizi di pulizia e sanificazione che si sono svolti in Regione. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Dussman Service, azienda attiva nel settore della pulizia e sanificazione nei confronti delle gare d'appalto per gli ospedali piemontesi indette da Scr (Società committenza Regione Piemonte). La sentenza inoltre obbliga Scr ad avviare entro 30 giorni una nuova gara per i lotti 1-2-3-4.
Il sindacato chiede trasparenza anche per gli appalti di Novara
"Come Fisascat – spiega il sindacalista Mattia Rago – avevamo chiesto fin da subito massima trasparenza sul lotto 5 che riguarda la pulizia e la sanificazione nelle aziende ospedaliere delle provincie di Biella – Novara – Verbania – Vercelli, aggiudicato alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % e che coinvolge circa 650 lavoratori del Quadrante su un totale di circa 3000 a livello regionale. La gravità delle motivazioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato, dovrebbero indurre, a nostro avviso, SCR Piemonte a rifare la gara anche per il lotto 5 in quanto condotta con le identiche modalità degli altri lotti, oggi fermamente censurate dal Consiglio di Stato; per questo motivo abbiamo inviato una PEC a SCR Piemonte per invitarli a procedure in tal senso. Poiché SCR è una società della Regione Piemonte, – prosegue Rago - in occasione dello sciopero che avevamo indetto il 26 aprile u.s. avevamo voluto manifestare sotto la sede del Consiglio Regionale, per invitare la Regione a verificare quanto avvenuto in sede di gara, nella consapevolezza, che garantire tutele e diritti a
tutti i lavoratori interessati, oltre che servizi adeguati e di qualità ai cittadini e agli operatori sanitari, specie in questa fase di pandemia, rientrasse nei normali compiti di un’Amministrazione Regionale ma anche dalla Regione non abbiamo visto alcun riscontro in merito”.
Lo slogan della protesta è "Sanificare non vuol dire pulire"
"Sanificare non vuol dire pulire", questo lo slogan che era stato utilizzato nel presidio che si era svolto sotto gli uffici del Consiglio Regionale, "per evidenziare - dicono dal sindacato - che risparmiare sulle pulizie ospedaliere, vuol dire risparmiare sulle attività di sanificazione, che rappresentano un terzo delle attività svolte negli appalti delle pulizie ospedaliere. Già nel lontano 2014, la FISASCAT aveva infatti lanciato l’allarme sul problema delle sanificazioni, dando risalto ad uno studio dell’università di Milano e Bergamo, che evidenziava come in Italia, a fronte della riduzione di spesa delle pulizie ospedaliere, corrispondeva un aumento delle infezioni contratte negli ospedali, che già prima della pandemia causavano oltre 7.000 morti all’anno".