Sta meglio il mister del Barengo salvato dopo l'infarto in campo
Con l’utilizzo del defibrillatore e i tempestivi interventi dei soccorsi è stato evitato il peggio
Sta meglio l’allenatore del Barengo Mario Caretti, che lo scorso 25 aprile aveva un attacco cardiaco poco prima di iniziare l’allenamento con la squadra che milita nel girone Novara di Terza categoria.
Il malore e l'intervento d'urgenza
Caretti, che ha compiuto 62 anni lo scorso 1 maggio, era svenuto all’improvviso ed era stato salvato dal provvidenziale intervento del presidente Antonio Pellogini Ceino, del suo vice Enrico Castelletti e di Federico Tibaldi, uno dei suoi giocatori: con l’utilizzo del defibrillatore e i tempestivi interventi dei soccorsi è stato evitato il peggio.
Portato in elisoccorso all’ospedale Maggiore di Novara era stato subito operato, la causa di questo malore che avrebbe potuto causargli la morte è stata l’occlusione di uno stent coronarico installato anni fa.
«Ci ritroviamo sempre prima per due chiacchiere, - dice il presidente Antonio Pellogini Ceino - Mauro è svenuto improvvisamente e quasi non abbiamo fatto in tempo a rendercene conto. Non pensavamo a una situazione così grave, abbiamo cercato di rimanere calmi il più possibile e fare tutto quello che era nelle nostre possibilità. La centrale del 118 è stata al telefono con noi per guidarci fino all’arrivo dell’elisoccorso».
Condizioni migliorate
Al suo risveglio Caretti era agitato, ma le sue condizioni ora dopo ora sono progressivamente migliorate.
Lo attende un percorso riabilitativo ma il peggio sembra essere alle spalle.
Giunto a Barengo lo scorso dicembre al posto di Rognone il tecnico ha guidato i suoi in una stagione difficile che ha visto i “vignaioli” non riuscire mai a trovare la chimica giusta per lottare per una posizione play-off, obiettivo dichiarato ad inizio anno.