Striscia la Notizia torna a Novara: "All'ex Olcese come in un film horror"
L’inviata Rajae tra le mura spettrali della fabbrica abbandonata, «in realtà piuttosto popolata»
Le telecamere di “Striscia la notizia” sono tornate a denunciare lo stato di degrado nel quale versa lo stabile della vecchia “Novara Filati”, ex “Olcese”, in via Visconti, a Sant’Agabio.
Striscia è tornata a Sant'Agabio
Nel gennaio del 2022 era stato l’inviato Vittorio Brumotti a portare alla ribalta nazionale quell’area che tutti i novaresi conoscono ormai come “terra di nessuno”. Ora, il tg satirico di Canale 5 è tornato a Novara, questa volta con Rajae Bezzaz, per mostrare ancora una volta quella che, da studio, i conduttori hanno definito «una fabbrica abbandonata che in realtà è piuttosto popolata».
E il titolo del servizio - “Questa fabbrica non è un albergo” - la dice lunga. Quello che emerge nei pochi minuti di video è una situazione che la stessa Rajae definisce «da film horror»: negli enormi spazi dello stabilimento - inutilizzato dal 1999 - ci sono diverse persone che scappano all’arrivo delle telecamere. Il luogo, come conferma un novarese intervistato, è diventato rifugio per senzatetto, ma anche teatro di spaccio ad ogni ora del giorno e della notte.
Nei locali spettrali, muri pieni di graffiti, decine di mozziconi e pezzi di carta stagnola bruciata (lasciati dai consumatori di droghe), ma anche materassi e oggetti personali di chi ha cercato di trasformare qualcuna delle tante stanze in “casa”.
Come Mohamed, pakistano, che a Rajae confessa di non avere altre soluzioni per vivere, ma che la sua famiglia non lo sa. «Loro sono convinti che io a Novara faccia la bella vita, non lo sanno che vivo come un animale...».
Un'area da anni sotto osservazione
Il degrado raccontato dalle telecamere di “Striscia” non è certo sconosciuto. L’area è da anni sotto la lente dalle forze dell’ordine e oggetto di numerosissimi interventi.
L’ultimo “blitz” - operato dai Carabinieri coadiuvati dalla Polizia locale - si è svolto soltanto qualche settimana fa, ad ottobre, ed ha portato a tre arresti e numerose denunce per reati attinenti lo spaccio e la detenzione di stupefacenti.
Il commento del sindaco
«Quella dell’ex Olcese è un’area privata e quello che vi succede è ben conosciuto da tutti in città». Il sindaco Alessandro Canelli non è rimasto più di tanto stupito dal servizio di “Striscia la notizia”. «Sappiamo bene che nell’ex stabilimento può entrare chi vuole, e lo sanno altrettanto bene anche le forze dell’ordine, che hanno fatto decine di interventi. Anzi, possiamo dire che se negli anni la situazione non è peggiorata ulteriormente è anche grazie a questo».
Resta il fatto però che l’area, enorme, indubbiamente si presta a frequentazioni certamente fuori dal lecito. «Se si vuole davvero risolvere il problema, le strade sono due - commenta il sindaco - Da una parte bisogna sperare che ci sia un acquirente che dimostri la volontà di risanare, cosa che mi risulta stia avvenendo».
L’ex cotonificio, sottoposto a procedura fallimentare, è stato infatti messo all’asta. «So che c’è stata un’azienda che ha fatto un’offerta e si è detta disponibile a mettere in sicurezza l’area, e speriamo possa accadere quanto prima».
Nel frattempo, dall’altra parte, «ci deve essere una continua e costante attenzione da parte delle forze dell’ordine, così da dissuadere il reiterarsi di certe situazioni. I controlli, come ho detto, già ci sono: sono stati effettuati numerosi blitz. Bisogna continuare su questa strada».