Ultimo saluto al musicista dal cuore grande
Oleggio piange Stanislao "Lao" Massara, 89 anni. Suonò nei più grandi teatri
Una passione di famiglia diventata una ragione di vita: da Oleggio alle grandi orchestre Stanislao “Lao” Massara resterà motivo di grande orgoglio per la città. Nei giorni scorsi l’addio al musicista di 89 anni: lascia la moglie Vita, il figlio Claudio e i cugini.
Persona di grande umiltà
«Una persona di grande umiltà - lo ricorda così il cugino Pier Natale Massara, che con Lao ha condiviso da sempre la passione per la musica - oltre che un bravissimo musicista e per me uno stimolo a confrontarsi con cose sempre nuove». L’amore per la musica nasce in famiglia sin dalla giovinezza: il padre di Lao, Eliseo Massara, fu una figura importante, al flicorno baritono, nella Banda della città, ma anche lo zio Giuseppe al trombone come Lao, lo zio Giacomo basso tuba, la cugina Carmen violino e il cugino Pier Natale piano e clarinetto. Da Oleggio il giovane Lao seguì la sua passione e si diplomò in trombone al Conservatorio di Parma prima e in strumentazione per Banda a Milano successivamente.
Suona nelle più grandi orchestre
Suonò nelle orchestre de “La Fenice” di Venezia, al “Teatro Filarmonico” di Verona, al “San Carlo” di Napoli, a Zurigo, nelle “Orchestre della Rai” di Roma e di Milano. La sua bravura lo portò a frequentare ambienti importanti e a suonare con personaggi di spicco come Caterina Valente, Rascel, Delia Scala, Modugno e altri. Nei primi anni ’60 entra a far parte della Banda del “Teatro alla Scala” di Milano e insegna Musica al Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara. Sarà poi inserito nell’ “Orchestra del Teatro alla Scala”, per la quale suonerà fino alla seconda metà degli anni ’80, quando lascerà per motivi di salute.
Diretto da Claudio Abbado e Riccardo Muti
Durante la sua permanenza al Teatro alla Scala, ha avuto l’onore di essere diretto da Direttori d’orchestra del calibro di Claudio Abbado, Herbert Von Karajan, Carlos Kleiber, Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Seiji Ozawa, Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch, Riccardo Muti e altri. Una passione, quella per la musica, che ha portato avanti anche durante il periodo della malattia passando alle orchestrazioni e ottenendo grandi riconoscimenti anche in quel settore. L’ultimo saluto la scorsa settimana a Pioltello, dove Lao Massara viveva dagli anni 2000 vicino al figlio. «E’ di poco prima della pandemia il lavoro fatto insieme a lui - racconta il cugino Pier Natale - resterà per me un carissimo ricordo».