Nell'area nord Novarese e nel Vco

Uno spettacolo teatrale doppio per tenere alta l'attenzione sulla violenza di genere

Il primo appuntamento questa sera, sabato 16 alle 21, a San Maurizio d'Opaglio.

Uno spettacolo teatrale doppio per tenere alta l'attenzione sulla violenza di genere
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Stasera a San Maurizio d'Opaglio andrà in scena uno spettacolo teatrale per sensibilizzare sulla violenza di genere, domani si replica a Borgomanero.

A teatro la sensibilizzazione sulla violenza di genere: il progetto "Volo"

Gli spazi dedicati all’accoglienza delle vittime di violenza sul territorio si apriranno per 2 importanti appuntamenti volti alla sensibilizzazione su quella che è una vera e propria emergenza sociale che il più delle volte passa sottotraccia e rimane nascosta, uscendo allo scoperto quando ormai è troppo tardi e la violenza domestica si trasforma in femminicidio. L’unico modo per risolvere la questione è quello di far sì che dei campanelli di allarme si accendano per tempo, permettendo a chi vive situazioni potenzialmente a rischio di mettersi in salvo.

L'anima del progetto "Volo"

E’ questo lo spirito che anima il progetto «Volo», che prende il nome dallo spettacolo teatrale che sarà messo in scena alle 21 del 16 settembre nella Guest House San Giulio a San Maurizio d’Opaglio (struttura che accoglie donne vittime di violenza per percorsi di riabilitazione lavorativa) e alle 17 del giorno seguente, 17 settembre, nei locali di Casa Irene a Borgomanero (struttura dove chi è vittima di violenza trova riparo). Casa Irene è gestita dal centro antiviolenza dell’area Nord novarese, partner e attore principale del progetto assieme al centro antiviolenza Vco e gli enti di formazione Enaip di Domodossola, il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali dell'Ossola, la Cgil Novara Vco e il suo Coordinamento Donne SPI, Liberazione e Speranza Società Cooperativa e l’Anpi provinciale di Novara.

La rete  per spazzare le "ragnatele sociali e culturali"

Tra tutti questi enti è stata creata una vera e propria rete, che vuole contrastare quelle che vengono definite «ragnatele sociali e culturali nelle quali spesso rimangono intrappolate molte vittime di violenza». «Il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-23 del Dipartimento delle Pari Opportunità in analogia con la Convenzione di Istambul - spiegano gli organizzatori - definisce chiaramente l'importanza della prevenzione, informazione ed educazione degli operatori e della popolazione per il contrasto alla violenza. Per questo il progetto VOLO – Centri antiviolenza offrirà quattro repliche dello spettacolo corredate da incontri informativi, di preparazione alle tematiche proposte e dibattiti conclusivi con interventi di Amnesty International. Gli spazi scelti per le presentazioni sono solitamente deputati ad accogliere vittime di violenza, persone in situazione di disagio sociale, giovani studenti, e si prestano ad ospitare il progetto aprendosi a tutta la cittadinanza e mettendo a disposizione operatori ed esperti che forniranno informazioni sulle varie attività specifiche e interverranno in sede di confronto e dibattito».

Gli altri appuntamenti nel mese di ottobre

Gli altri due appuntamenti saranno a Domodossola il 25 e 26 ottobre presso il Teatro Collegio Rosmini con una replica in serale (ore 21) aperta a tutto il pubblico e una matinée (ore 10.30) volutamente destinata agli studenti di Enaip e alle scuole del territorio.

Lo spettacolo:
«Lo spettacolo VOLO, di e con Francesca Brizzolara e il disegno luci di Agostino Nardella, produzione Tecnologia Filosofica e Morenica Cantiere Canavesano, che ha debuttato nel 2019 col sostegno della Regione Piemonte e TAP Torino Arti Performative, parla di una libertà conquistata passo dopo passo da un’eroina dei nostri giorni che riesce a staccarsi da una relazione pericolosa e invivibile, per ricominciare a volare. Nel 2022 lo spettacolo è stato premiato dal Milano Off Fringe Festival ed ha recentemente ottenuto l'importante patrocinio di Amnesty International con una motivazione che sottolinea proprio l'importanza di “costruire reti di sostegno accessibili ed efficaci per chi fugge o vorrebbe fuggire dalla violenza domestica”. Il progetto - specificano gli organizzatori - nato grazie alle numerose collaborazioni citate, è stato riconosciuto e sostenuto grazie al bando Life is Live di Smart e Fondazione Cariplo, indetto con l'obiettivo di incrementare le occasioni di partecipazione e fruizione culturale, favorire le connessioni e le sinergie tra soggetti di ambiti e settori diversi, e promuovere la ripresa delle diverse forme di arte e cultura dal vivo, dopo i due anni di pandemia. Gli eventi hanno partecipazione libera e gratuita e saranno documentati da materiale video con riprese e montaggio a cura di Valentina Corrado, con l’intento anche di raccogliere impressioni, interventi e testimonianze da parte degli attori coinvolti nel progetto e di tutto il pubblico partecipante».

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