Novità

Volontari castellettesi al fianco del Manastirea Sfantul Iosif in Romania

Una spedizione di aiuti è partita per una delle aree più rurali dell'intera Romania

Volontari castellettesi al fianco del Manastirea Sfantul Iosif in Romania
Pubblicato:

Volontari castellettesi dell'Ordine militare e religioso dei cavalieri di Cristo inviano una spedizione di aiuti verso una struttura benefica in Romania, il Manastirea Sfantul Iosif gestito dalla Fondazione Missioni Suore Carmelitane di Santa Teresa di Torino.

Ordine militare e religioso dei cavalieri di Cristo al fianco dei meno fortunati

La sezione Piemonte-Lombardia dell'Ordine militare e religioso dei cavalieri di Cristo, guidato dai castellettesi Ornella Bertoldini (cancelliere ad interim con funzioni  di Comandante provinciale Novara) e Donato Cariello (delegato provinciale di Varese e ospitaliere Gran priorato d’Italia e Gran Ospitaliere), ha da poco inviato in Romania una nuova spedizione di aiuti a sostegno dei progetti benefici organizzati dal Manastirea Sfantul Iosif gestito dalla Fondazione Missioni Suore Carmelitane di Santa Teresa di Torino. La spedizione benefica segue quella più importante consegnata personalmente qualche mese fa dal Gran Priore d’Italia Cavalier Fr. Antonio Di Francesco, dal tesoriere Cavalier Umberto Brignardello e da Oana Balas, rappresentante estera della Romania per l'associazione, auspicando possa essere un contributo come le altre tante piccole e grandi gocce per il Monastero di Darmanesti-Bacau.

Un monastero attivo nel sociale

Il “Manastirea Sfantul Iosif” della “Fondazione Missioni Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino ONLUS” si trova a Darmanesti-Bacau in Romania dal 16 luglio 2005. La prima sede fondata circa cinque anni prima, il 7 ottobre 2000, nella capitale,
Bucarest, è stata lasciata per la collina dove le famiglie o singole persone, non in gran numero, possono essere ospitate in un ambiente salubre.
Le finalità della sede distaccata di Darmanesti sono però orientate soprattutto verso la solidarietà sociale, verso persone o famiglie svantaggiate socialmente sostenendole con aiuti umanitari, aiuti infermieristici. Le suore operano per alleviare le sofferenze soprattutto per ustioni, disintossicazione dall’alcool preparando ed indirizzando verso un centro apposito coloro che sono consenzienti, cure ai danni procurati dall’alcolismo prolungato o dal diabete. Particolare attenzione è riservata ai bambini e ai giovani più poveri offrendo loro, in gruppi divisi mattina e pomeriggio, una sostanziosa refezione ma anche una formazione scolastica ed una educazione sociale di preparazione alle prospettive da adulti.

02- 2022 cure infermieristiche 10- IMG-20220906-WA0037
Foto 1 di 5
01- 2022 cure infermieristiche 9- IMG-20220906-WA0035
Foto 2 di 5
05- 2022 cure infermieristiche a un piede (alluce) 2- IMG-20220906-WA0027
Foto 3 di 5
04- 2022 ragazzi e ragazze sui carretti 1- IMG-20220906-WA0022 (1)
Foto 4 di 5
03- 2022 giochi di società 1- IMG-20220906-WA0013
Foto 5 di 5

La realtà quotidiana delle suore

La nobiltà delle finalità perseguite dalle suore si scontra con le numerose esigenze del luogo tipicamente “contadino”. La rappresentante estera della Romania dell’Ordine Militare e Religioso dei Cavalieri di Cristo “APS”, Oana Balas ci aiuta però a vedere la sua terra in modo molto diverso: attraverso gli occhi e i sentimenti di chi vi è nato e che vi ritorna, come quest’anno, per portare il suo contributo di assistenza con le suore. Ne sono un esempio l’aiuto in cucina, seguire “Suor Buni” dai malati con la sua macchina. Con lei i due figli affascinati da un mondo rurale con carretti trainati da cavalli o buoi, da cascine, da strade sterrate. Un ritorno alle origini dei loro nonni. Ma sentiamo da lei stessa cosa può dirci. Oana lavora volentieri accanto a suor Gesuina cuoca, suor Monica impegnata nella contabilità, la preparazione delle conserve di frutta e verdura per l’inverno, in aiuto a chi ha bisogno nel monastero.

La parola alla superiora

Suor Fabiola, la superiora, è chiamata da tutti suor Buni (nonna) ed è considerata ovunque come un prezioso punto di riferimento. "Al servizio del monastero - spiega la religiosa - c'è un volontariato, non remunerato, offerto da qualche infermiera professionale che mi aiuta all’assistenza alle famiglie. Anche qualche mamma dona il suo aiuto nell'assistenza ai bambini nel doposcuola. Il nostro monastero offre a tutti un servizio gratuito. La provvidenza arriva sempre, sempre puntuale attraverso parecchi benefattori per cui noi riusciamo a sopperire ai vari bisogni dei nostri assistiti". Per conoscere meglio l’ordine o avere dei maggiori ragguagli si consiglia di inviare un email a «gp.omrcc@gmail.com» oppure un messaggio whatsApp al 3407743137 o al 3498432919.

Seguici sui nostri canali