Abusava della figlia di 10 anni: novarese a processo
Sia in casa che in un bosco
Abusava della figlioletta di soli 10 anni. Dieci anni e 22 giorni di carcere è la condanna inflitta dal tribunale di Novara nei confronti di un quarantaquattrenne, oggi residente nel Varesotto, a processo per violenza sessuale sulla figlia. L’uomo, che tramite il suo legale si è sempre professato innocente, aveva precedenti simili.
Le accuse all'uomo
I fatti al centro del processo sarebbero avvenuti tra il 2010 e il 2011. Una vicenda svoltasi in un paese novarese lungo la statale 32. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe in più occasioni abusato della figlia, che oggi è maggiorenne ma che allora aveva poco più di 10 anni, sia tra le mura di casa portandola al piano terra della loro abitazione, quando il resto della famiglia dormiva – lui le avrebbe tappato la bocca con la mano per impedirle di urlare o comunque per evitare che altri potessero sentirla – sia all’esterno: nei boschi dell’Ovest Ticino, così sarebbe emerso, a bordo della sua auto.
Una drammatica situazione che si sarebbe protratta per lungo tempo e pure la madre della vittima, che aveva avuto sospetti, sarebbe stata maltrattata. Le indagini erano partite dopo la denuncia presentata ai carabinieri nel 2020, una volta presa coscienza degli abusi. Era emerso, tra l’altro, che l’uomo aveva precedenti penali per una violenza commessa altrove. L’altro giorno in tribunale a Novara la condanna di poco inferiore ai 12 anni chiesti dal pubblico ministero. Il giudice ha stabilito, tra le altre cose, la perdita della potestà genitoriale, così come aveva già fatto il Tribunale dei minori.
E sempre il tribunale ha anche stabilito il risarcimento dei danni per la giovane, costituita parte civile: la provvisionale, in attesa del giudizio civile, è di 20 mila euro. In aula l’imputato non si è mai presentato.