Classe 1941

Addio al noto cuoco di Nebbiuno Augusto Tondina

la moglie Rina, le figlie Cinzia e Silvana, i nipoti Nicholas, Francesca e Giada, il pro nipote Edoardo, la sorella Rosanna e i generi Gabriele ed Enzo

Addio al noto cuoco di Nebbiuno Augusto Tondina
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Era conosciuto per il suo talento nella ristorazione Augusto Tondina di Nebbiuno.

I ricordi della figlia

Nacque il 17 dicembre 1941 e la sua scomparsa ha lasciato nello sconforto la moglie Rina, le figlie Cinzia e Silvana, i nipoti Nicholas, Francesca e Giada, il pro nipote Edoardo, la sorella Rosanna e i generi Gabriele ed Enzo. Viveva a Corciago e cominciò a soli 12 anni a fare il cuoco, fino a quando nel 1967 aprì un ristorante proprio a Corciago. «Aveva conosciuto mia mamma ad Abano Terme dove lei era cameriera - racconta la figlia Silvana - l'attività rimase aperta fino al 1980, poi si mise a coltivare azalee, prima quasi per scherzo ma poi facendone un lavoro diventando socio della società cooperativa agricola Flor - coop. Quello del cuoco è un lavoro bellissimo ma difficile a causa degli orari e la sua nuova carriera fu favorita dalla conoscenza di alcune persone che lavoravano nell'ambito floreale. Il papà era poi il classico "fungiàt", aveva un grande fiuto per i funghi e riusciva sempre a trovarne molti, mentre da giovane gli piaceva andare a caccia. Dotato di un carattere forte e determinato, riusciva a ottenere risultati quando si poneva degli obiettivi. Con la comunità di Nebbiuno aveva un bel rapporto e qualcuno si ricorda di certo quando aiutava a cucinare alla feste che si organizzavano decenni fa in località Madonna della neve. Non dimenticò però mai il suo amore per la cucina e a novembre 2023 l'Associazione Armeno alberghieri gli ha conferito un riconoscimento alla carriera».

Ne custodisce una particolare memoria Alberto Bertola, che fondò l'hotel Colli fioriti a Fosseno, ancora oggi portato avanti dai figli: «Era il settembre 1966 - ricorda Bertola - con un gruppo di fossenesi, come da consuetudine di ogni anno, si trascorreva qualche giorno di ferie a Bognanco. Alloggiavamo sempre nello stesso hotel dove ho conosciuto Augusto, che ci lavorava come cuoco. Gli ho proposto di venire nell'aprile 1967 a inaugurare il mio albergo e lui accettò. Lo ricordo come fosse oggi, arrivò con la sua moto, e da allora sono stati quasi 60 anni di vera amicizia».

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