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Caso Dentix: confermato il ricorso al concordato preventivo

“Seguiamo casi veramente gravi che riguardano anche minori”

Caso Dentix: confermato il ricorso al concordato preventivo
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Ma le prospettive restano incerte mentre i pazienti reclamo l’urgenza di terminare le terapie rimaste in sospeso.

Caso Dentix

Le recenti dichiarazioni di Muriel, proprietario della multinazionale Dentix che ha confermato la richiesta presso il Tribunale di Milano di avvio di procedura di concordato preventivo con l’obiettivo di riprendere l’attività delle cliniche italiane e ristrutturare il debito che grava sulla proprietà destano in ogni caso preoccupazione e interrogativi.

"I tempi della procedura – osservano alla Federconsumatori novarese – sono lunghi mentre moltissimi dei nostri assistiti necessitano di proseguire senza ritardo le terapie odontoiatriche perché si trovano in situazioni di emergenza: la mancata conclusione delle terapie e degli interventi in molti casi si potrebbe configurare come autentico danno iatrogeno e ciò a causa dell’impossibilità di finire le cure
presso altri studi dentistici in assenza delle schede tecniche e descrittive degli interventi rimasti, ci si augura, archiviati presso la sedi DentiX.

Ecco perché è necessario poter accedere al più presto alle sedi Dentix, viste anche le dichiarazioni della proprietà di volere ripartire al più presto con l’attività, che fanno presumere che vi siano ancora dipendenti in grado di accedere alle sedi come quella novarese di P.zza Gramsci.
Abbiamo casi davvero gravi – concludono alla Federconsumatori- che interessano addirittura minori e persone in evidente difficoltà a causa delle prestazioni rimaste sospese e che, giustamente esasperati, non escludono di ricorrere a misure clamorose per sollecitare la riapertura delle sedi per acquisire la documentazione relativa alle terapie previste’.

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