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Cordoglio a Oleggio Castello per Angela Costa, storica cuoca dell'asilo

Il ricordo della comunità per Angela Costa.

Cordoglio a Oleggio Castello per Angela Costa, storica cuoca dell'asilo
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A Oleggio Castello il cordoglio per la storica cuoca dell'asilo Angela Costa: aveva 86 anni.

Cordoglio per Angela Costa, storica cuoca dell'asilo di Oleggio Castello

I tacchi rossi, il motorino, i dolcetti, una parola gentile e per tutti i bambini. E’ stato un vero e proprio fiume di ricordi quello che è seguito all’annuncio sui social della morte di Angela Costa. La donna aveva 86 anni, e in paese era stata la storica collaboratrice della scuola materna. Nello specifico si occupava della preparazione dei pasti per i bambini, e sono letteralmente intere generazioni di oleggesi quelle che ora hanno voluto ricordarla.
Era nata a Pisano, unica femmina di 5 figli (Enrico, Giorgio, Mario e Benedetto, conosciuto da tutti come Nino), ed era arrivata a Oleggio Castello dopo il matrimonio, dove iniziò subito a lavorare alla materna. E’ morta in seguito a un blocco renale acuto mercoledì 17 marzo all’eremo di Miazzina, dove era ricoverata. Circa un anno fa una brutta caduta in casa le era costata la rottura del femore: non potendosi operare perché sofferente di cuore, trascorreva le sue giornate a letto o in poltrona. Ma tutto il paese la ricorda sul suo motorino, con il quale si muoveva sempre indossando una giacca a vento rossa. «Avevamo un legame molto forte - racconta la figlia Monica Bacchetta, infermiera nel reparto di oncologia del Santissima Trinità - era una persona molto socievole, solare e altruista. Metteva sempre gli altri prima di sé, e per questo ha lasciato un buon ricordo in tanti bambini del paese. Dava dei premi ai bambini che alla materna la aiutavano a sparecchiare, era molto dedita al suo lavoro». La famiglia della donna è molto unita: si era sposata con Mauro Bacchetta, venuto a mancare nel 1975. A ricordare la figura di Angela Costa è anche il sindaco Marco Cairo: «Per tutte le generazioni dagli anni ‘70 in poi è stata un punto di riferimento. Allora non c’erano le mense esterne, e la sua figura è un ricordo forte in tutte le persone che, da bambine, avevano frequentato l’asilo. E’ stata la prima persona che ho conosciuto quando sono arrivato qui in paese nel 1983, e la prima cosa che chiedeva quando incontrava qualcuno era “come stai?”. La ricordo con piacere nel percorso che ho fatto qui, Angela ha lasciato un segno in ogni persona che ha conosciuto».
Il funerale della donna è stato celebrato nella mattinata di sabato 20, nel rispetto delle norme anti Covid. Lascia oltre alla figlia Monica, il fratello Enrico, per molti anni vigile ad Arona, e i nipoti Jessica e Jacopo, cui era molto legata.

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