Il caso

Fotografato un lupo a San Pietro Mosezzo nelle vicinanze delle case

Un ritrovamento più che "sospetto" è stato effettuato anche a Oleggio Castello

Fotografato un lupo a San Pietro Mosezzo nelle vicinanze delle case
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Fotografato un lupo a San Pietro Mosezzo vicino alle case. E un altro caso inequivocabile è avvenuto a Oleggio Castello.

Fotografato un lupo vicino alle case

Sta facendo molto discutere il caso del lupo avvistato e fotografato a San Pietro Mosezzo nei giorni scorsi. Il predatore si trovava in un campo non lontano dalle case. "Di recente - ha raccontato il presidente dell'Atc Filippo Caccia - abbiamo visto un lupo non lontano da un'abitazione a San Pietro Mosezzo. Di questo animale, che scende sempre più dalle alture, la politica, i cacciatori e la gente comune dovranno presto pensare a soluzioni. Noi non siamo usciti a cacciare per un mese e mezzo per via delle misure anti Coronavirus: siamo stati subissati di segnalazioni da parte di agricoltori e forze dell'ordine, si stava profilando un disastro ecologico. In quel periodo c'è stato un aumento del 30% di danni alle coltivazioni e del 50% di incidenti stradali. I cinghiali possono anche arrivare alle piazze e alle case dei nostri paese, se non contenuti. Poi in due settimane di caccia abbiamo abbattuto 150 animali con le nostre squadre e i singoli. Questo territorio è vasto e complicato e va monitorato con il selecontrollo". Un punto di vista diverso da quello dell'autore della fotografia, Simone Sciannamea. "La foto l'ho scattata io il 6 gennaio - dice - mi trovavo in campagna con mio figlio e il cane. Il lupo é scappato e non ha mostrato assolutamente segni di aggressività. Ho segnalato la cosa immediatamente agli enti preposti, ma credo che la presenza del lupo vicino alle zone abitate sia una conseguenza della minor presenza umana causata dalla pandemia. Non è un animale da sottovalutare, ma nemmeno una minaccia da sopravvalutare come spesso si fa".

Un "ricordino" sospetto a Oleggio Castello

A Oleggio Castello invece non è stato avvistato direttamente un lupo, ma un suo "ricordino". Sui social ha fatto molto discutere nei giorni scorsi la foto di un escremento di un animale, avvolto in una massa di peli, segno che ciò che è stato espulso era probabilmente il contenuto dello stomaco di un predatore che si era appena nutrito.

Il dibattito è aperto

Anche questo secondo avvistamento ha fatto molto discutere. E la popolazione si divide tra chi teme per la propria incolumità e ha paura a fare una passeggiata nei boschi, e chi invece sostiene che il lupo sia un animale da tutelare, senza se e senza ma. "Sì, il lupo c'è ma non è cattivo - scrive l'utente Facebook che ha postato la foto degli escrementi di Oleggio Castello - Siccome inizia a spargersi la voce mi piacerebbe fare chiarezza prima che (come succede sempre) si scateni il panico. Sì, questa è una cacca di lupo (prato Borgo Agnello due settimane fa circa) e sì, i lupi come molti di noi sono carnivori e quindi nei loro ricordini c'è il pelo del malcapitato di turno. I lupi sono generalisti e opportunisti e si nutrono per lo più di ungulati selvatici è difficile che caccino un domestico. Qui poi che vi è un numero smisurato di prede è molto difficile che accada, del resto il lupo è tornato qui anche per questo. È tornato e nessuno ce lo ha portato. In Italia c'è sempre stato e dopo essersi trovato sull'orlo dell'estinzione a causa dell'uomo, sempre grazie all'uomo è sopravvissuto dato che è PARTICOLARMENTE PROTETTO. Quindi preoccupiamoci della diffusione del covid e non di quella del lupo".

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