Il caso

Furto, rapina e minacce ai poliziotti: in carcere un 23enne a Novara

Due episodi di criminalità il 31 agosto nel centro di Novara

Furto, rapina e minacce ai poliziotti: in carcere un 23enne a Novara
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Furto, rapina e minacce nei giorni scorsi, anche a danno dei poliziotti novaresi. Sono queste le accuse con le quali è stato tratto in stato di fermo un 23enne presente in modo irregolare in Italia e di nazionalità marocchina.

Il furto e la rapina in centro

Tutto è cominciato lo scorso 31 agosto, quando una donna si è presentata in Questura a Novara denunciando un caso di scippo avvenuto poco prima in città. Agli agenti la donna ha raccontato di essere stata derubata di due collanine mentre stava uscendo dal supermercato Carrefour di viale Giulio Cesare. Un malintenzionato le si era avvicinato alle spalle, aveva afferrato i due oggetti preziosi e si era dato alla fuga. Poco dopo alla polizia è giunta anche la denuncia di una ragazza, minore di 14 anni, che ha raccontato di essere stata avvicinata da un uomo che corrispondeva alla prima descrizione che le avrebbe messo una mano prima sulla schiena e poi attorno al collo. Fingendo di cadere, l'uomo si sarebbe riposizionato davanti alla ragazza e le avrebbe strappato la collana, prima di fuggire.

Le minacce alla polizia

La giovane ha reagito andando rapidamente a cercare la polizia e denunciando quanto accaduto. Gli agenti si sono così messi alla ricerca dell'uomo, e l'hanno trovato in via San Francesco d'Assisi. Una volta che si sono avvicinati al malvivente però, gli agenti sono stati minacciati di morte dall'uomo, che nel frattempo stava maneggiando anche un coltello. Così il 23enne è riuscito a fuggire una prima volta.

Il fermo e la misura cautelare in carcere

Ma la fuga del criminale non è durata a lungo. Il giorno seguente, il 1° settembre, il ragazzo è stato pizzicato dagli agenti in piazza Garibaldi. Dopo una breve colluttazione, l'uomo è stato arrestato. Identificato come il responsabile del furto e della rapina del giorno prima, l'uomo è stato quindi segnalato al tribunale. "Essendoci pertanto gravi indizi di reato raccolti  - scrivono dalla Polizia - ed il concreto pericolo di fuga del reo, lo stesso è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, che veniva convalidato dall’Autorità Giudiziaria, applicando la custodia cautelare in carcere".

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