I fatti nel 2015

Incassava la caparra, ma il suo B&B non esisteva: condannato

In molti ci erano cascati, ma uno dei clienti ha portato la denuncia fino in fondo

Incassava la caparra, ma il suo B&B non esisteva: condannato
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Incassava la caparra per un ipotetico soggiorno nel suo B&B pubblicizzato tramite internet e social, ma quando si trattava di offrire un servizio ai clienti, svaniva nel nulla. Un cinquantenne è stato condannato.

Condanna per il B&B fantasma

Sei mesi per truffa online. Un cinquantenne è stato condannato a 6 mesi di carcere per il reato di truffa. I fatti al centro del processo, conclusosi la scorsa settimana in tribunale a Novara, risalgono al 2015. Secondo quanto emerso, l’uomo aveva fatto pubblicità in rete di un B&B che in realtà era fantasma.

Si intascava la caparra e spariva

Un escamotage attraverso il quale attirava clienti, spillava loro i soldi della caparra per il soggiorno nella struttura turistica che non esisteva e, quindi, svaniva nel nulla. Il periodo era quello dell’Expo 2015. In molti, così è emerso, ci erano cascati.

La denuncia e l'avvio delle indagini

Uno dei malcapitati ha però sporto denuncia all’autorità giudiziaria che, a seguito delle indagini, è risalita all’identità del truffatore, poi risultato essere un novarese sulla cinquantina già noto alle cronache giudiziarie per fatti simili. Nel corso del procedimento l’avvocato difensore ha invocato l’assoluzione del suo assistito. Otto anni dopo è arrivata la condanna definitiva.

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