Il caso

Morte di Ludovica al Luna Park: la famiglia si costituisce parte civile

Rinviata a gennaio l'udienza preliminare, lo scorso mercoledì 25 ottobre in tribunale c'erano i genitori della ragazza e il sindaco di Galliate Claudiano Di Caprio, tra gli imputati

Morte di Ludovica al Luna Park: la famiglia si costituisce parte civile
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È stata rinviata alle 13 di mercoledì 17 gennaio 2024 l’udienza preliminare per la morte di Ludovica Visciglia, la studentessa di 15 anni di Trecate, deceduta in seguito alle ferite riportate nell’incidente avvenuto al Luna park di Galliate, sulla giostra “Mini Tagadà”, la sera del 12 marzo 2022.

Lo racconta il Corriere di Novara

Genitori e nonna sono parte civile

La mattina di mercoledì 25 ottobre, in tribunale a Novara vi è stata la costituzione di parte civile da parte dei genitori della ragazza, Carmine e Franca, rappresentati legalmente dall’avvocato Antonella Lobino, e della nonna di Ludovica, rappresentata dall’avvocato Enrico Faragona.

I rappresentanti delle parti civili hanno chiesto e ottenuto dal Gup l’autorizzazione a citare in giudizio in qualità di responsabile civile per gli imputati di Caprio e Falcone, il Comune di Galliate.

Chiesto il rinvio a giudizio

I pubblici ministeri, infatti, hanno chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Galliate Claudiano di Caprio; il Comandante della Polizia locale Angelo Falcone; il professionista che aveva firmato l’autorizzazione per l’installazione della giostra e quello che aveva redatto l’attestazione di legge della giostra; il proprietario della stessa, e il figlio, 17enne all’epoca dei fatti, che sarebbe stato ai comandi al momento dell’incidente, giudicato a parte.

In tribunale mercoledì mattina era presente soltanto il sindaco di Galliate. Vi sarebbe stata l’ipotesi da parte del legale di Dario Allegretti di un’eventuale richiesta di patteggiamento ma che non sarebbe stata formalizzata. Per le altre persone per cui vi è stata la richiesta di rinvio a giudizio, vi sarebbe l’intenzione di andare al dibattimento.

L'inchiesta

L’inchiesta della procura della Repubblica di Novara coordinata dai  pubblici ministeri Paolo Verri e Giovanni Castellani aveva portato, a seguito di perizie, a formulare l’ipotesi che le persone rinviate a giudizio, “ciascuno nell'ambito delle rispettive funzioni” contribuirono a cagionare la morte di Ludovica Visciglia, morte avvenuta in seguito di un trauma cranico seguito del violento impatto con un albero “situato all'interno della sagoma della giostra a distanza di 11,5 cm circa a macchina in movimento con massima velocità e inclinazione”.

Un impatto che le perizie avrebbero stabilito avvenuto “alla velocità di circa 8 metri al secondo (corrispondente a circa 25,6 giri al minuto) mentre la ragazza si ritrovava seduta”. Vengono contestati a tutti “negligenza, imprudenza, imperizia nonché nella violazione delle loro recipiente attribuzioni”.

La tragedia

Ludovica Visciglia quel sabato 12 marzo aveva festeggiato il proprio compleanno, che cadeva l’8 marzo, con una cena tra amici e parenti, poi si era recata al luna park, aperto per la festa patronale di San Giuseppe, in piazza Vittorio Veneto a Galliate. L’incidente si era verificato  attorno alle 23. Scattato l'allarme ai soccorritori del 118 le condizioni della 15enne erano  apparse subito gravissime. Trasportata all'ospedale “Maggiore” era  stata ricoverata in Rianimazione, ma era poi spirata nella notte.

Subito, fin dal giorno successivo, le indagini avevano fatto emergere una serie di circostanze contingenti che facevano presumere il mancato rispetto di numerose normative di legge. Fra le molte, quella che la giostra era in grado di sviluppare “una velocità di rotazione molto superiore a quella dichiarata nella relativa documentazione, tra l’altro in assenza di comandi idonei a monitorarla”.

 

 

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