Cronaca

Novara, la polizia sequestra due appartamenti in via Dante

I due locali erano usati per sfruttare gli stranieri irregolari che li occupavano.

Novara, la polizia sequestra due appartamenti in via Dante
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La polizia di Stato ha sequestrato due appartamenti in uno stabile di via Dante, al civico 28/B: i due appartamenti erano occupati nonostante la mancanza delle più basilari norme di igiene e sanità.

La polizia ha sequestrato due appartamenti in via Dante a Novara

A Novara, in via Dante, al civico 28/B la polizia nei giorni scorsi ha sequestrato due appartamenti, in seguito alle segnalazioni del vicinato. Nei due locali vivevano alcuni stranieri irregolari. Il primo appartamento non era neanche tale: si tratta infatti di due locali destinati a magazzino al piano terra della struttura, con solamente un wc. Vi abitava - secondo quanto riferito da loro stessi - una coppia di origini nigeriane. Dalle indagini della polizia è emerso che la coppia abitasse lì da luglio: pagando un affitto - ma senza alcun tipo di contratto - di 300 euro mensili a una donna di origini ragusane. La donna, per tramite della figlia, si era fatta consegnare anche una caparra di 900 euro dalla coppia.

Il denaro - fanno sapere dalla Questura di Novara - sarebbe stato consegnato in contanti alla figlia della proprietaria dell’abitazione, su disposizione di quest’ultima. A riprova di quanto riferito sono stati forniti gli screenshot dei messaggi, sia scritti sia vocali, che la proprietaria ha inviato per sollecitare il pagamento dei canoni mensili, evidenziando peraltro consapevolezza delle carenti condizioni dell’appartamento nonchè la volontà di non procedere alla stipula del contratto di locazione. Mediante sopralluogo di una squadra esterna ENEL, in tale abitazione è stato accertato il furto di energia elettrica tramite allaccio a monte del contatore, risalente ad un momento comunque precedente all’entrata nell’appartamento dei due occupanti. Al termine degli accertamenti il marito è stato indagato in stato di libertà per la violazione dell’art.14 comma 5 ter D.Lgs 286/98 in relazione al decreto di espulsione del 29.09.2020, venendo munito di nuovo decreto di espulsione, mentre la donna, al nono mese di gravidanza, in considerazione dell’assoluta inidoneità dell’immobile ad ospitarla peraltro nelle predette condizioni, è stata accompagnata presso il locale ospedale mediante personale della Croce Rossa e con il suo consenso collocata in idonea struttura di accoglienza d’intesa con i Servizi Sociali  del Comune di Novara.

L'altro appartamento che è stato sequestrato è al secondo piano dello stabile

Gli agenti della polizia hanno sequestrato anche un altro appartamento in via Dante: si trova al secondo piano, ed era occupato da tre persone, anche loro stranieri irregolari sul territorio. I tre, di origini nigeriane, pagavano un affitto di 50 euro a testa a una loro connazionale per stare nell'appartamento. Per uno di loro, dopo gli accertamenti delle forze dell'ordine, è risultata la pendenza di un provvedimento di espulsione risalente al 2 ottobre del 2019: per questo è stato deferito all'autorità giudiziaria. Assieme a un altro inquilino, per lui è stato spiccato un nuovo decreto di espulsione. Anche questa abitazione, come per quella al piano terra, era fatiscente e in condizioni pessime. Mancava anche l'energia elettrica, che era procurata - come nel primo caso - allacciandosi a un cavo in tensione scoperto, posto sopra la porta d'ingresso dell'appartamento. Situazione, questa, che costituiva un grave pericolo per la pubblica incolumità.

Anche questo appartamento, come il precedente, in pessimo stato igienico-sanitario, sprovvisto di acqua potabile, completamente fatiscente nelle strutture e negli impianti, con cumuli di rifiuti di ogni genere, è stato sottoposto - spiegano dalla Questura - a sequestro preventivo, in quanto la libera disponibilità dell’immobile potrebbe agevolare l’ulteriore commissione del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per quanto riguarda la proprietà dell’appartamento in questione, è stato accertato che l’ultimo proprietario non sarebbe più tale, in quanto l’istituto bancario ha fatto valere il diritto di ipoteca a fronte del mancato pagamento delle rate di mutuo, come da verbale di sommarie informazioni rese dallo stesso ex proprietario. Pertanto, se ne desume che l’alloggio sia stato occupato abusivamente per essere sfruttato da soggetti senza scrupoli allo scopo di ricavarne un indebito vantaggio economico in danno di stranieri irregolari sul territorio nazionale, non aventi i requisiti per procedere ad una regolare locazione.

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