Oleggio ha salutato Anna Giugliano: "Ora dobbiamo lasciarla andare"
Dopo l'autopsia, eseguita il 4 aprile, è stato finalmente possibile celebrare il funerale
"E passato quasi un mese da quando Anna se ne è andata. Un mese difficoltoso, pesante, sono state versate tante lacrime ma se ora siamo qui è perché dobbiamo lasciarla andare all'incontro con Cristo". Con queste parole il parroco di Oleggio, don Massimo Maggiora, oggi pomeriggio, mercoledì 12 aprile, ha salutato cristianamente Anna Giugliano, la giovane 29enne scomparsa alcuni giorni dopo essersi sottoposta a un intervento.
La cerimonia
Parafrasando il Vangelo di Giovanni letto poco prima, don Massimo durante l'omelia ha sottolineato come il brano scelto parlasse proprio di Anna. "Maria di Magdala - ha detto il sacerdote - piange di fronte al Cristo morto, come noi. I genitori quante volte avranno detto 'Hanno portato via la nostra Anna!'. Ma noi, come Maria di Magdala, non dobbiamo cercare fra i morti colui che è vivo. Anche Anna è salita dal Padre Mio e Padre Nostro".
La cerimonia si è svolta nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Oleggio davanti a una folla commossa. Anna e la sua famiglia infatti sono molto conosciuti sul territorio novarese. La ragazza lavorava come segretaria all’Istituto comprensivo di Borgomanero e in passato aveva collaborato con l'istituto comprensivo Verjus di Oleggio, dove tuttora è in servizio la mamma, Gelsomina.
E al termine della cerimonia sono state proprio le colleghe di Borgomanero e il dirigente scolastico dell'istituto Verjus di Oleggio a rivolgere un particolare saluto all'amica e collega scomparsa così presto.
All'uscita dalla chiesa il feretro è stato salutato da un applauso composto e da un volo di palloncini bianchi.
La dolorosa vicenda e le indagini
Dopo quasi tre settimane è arrivato quindi finalmente il via libera per il funerale. La giovane era scomparsa improvvisamente lo scorso 21 marzo in seguito a una operazione all’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) di inserimento di bypass gastrico per la riduzione dello stomaco. Anna era stata dimessa il 10 marzo scorso, dopo due giorni di ricovero post operatorio, era in buone condizioni. Poi la febbre e dolori addominali, una prima telefonata all’ospedale, poi una seconda telefonata e la corsa in ospedale.
L'avvocato della famiglia
«Ai famigliari è stato detto di tornare in Humanitas e non in altri pronto soccorso, come quello di Novara per esempio, - spiega l’avvocato della famiglia Simone Ciro Esposito - quando è arrivata a Milano c’era ormai poco da fare, anche questo aspetto sarà valutato dai tecnici».
L'autopsia e le prime ipotesi
L’autopsia sul corpo di Anna è stata eseguita martedì 4 aprile e l’esito ufficiale arriverà nell’arco di 90 giorni: dalle prime ipotesi pare però che siano ceduti i punti di sutura e che Anna sia morta quindi di sepsi.
«Al momento ci troviamo nel campo del condizionale, aspettiamo le conferme, - prosegue il legale - penso sia un evento tragico e che se la causa sarà confermata lo si poteva evitare. Qualcosa non è andato nel verso giusto, a partire dal rispetto dei protocolli vari, come le dimissioni appena due giorni dopo. Molto a nostro avviso è stato sottovalutato».
Mamma Gelsomina, papà Aniello e le sorelle continuano a chiedere silenzio intorno a loro: «A oggi non hanno intenzione di rilasciare dichiarazioni, è un momento molto particolare».