La truffa a Cureggio

"Sono un maresciallo dei carabinieri": entra in casa e le ruba 1.300 euro

Fermato un 30enne residente nel vercellese

"Sono un maresciallo dei carabinieri": entra in casa e le ruba 1.300 euro
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I militari della Tenenza Carabinieri di Borgomanero, a conclusione di un'attività di indagine minuziosa e molto particolareggiata, deferivano in stato di libertà un uomo A.B., di trent’anni, residente nella provincia di Vercelli, ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata ai danni di un’anziana.

I fatti

Il provvedimento a carico dell’uomo ha avuto luogo a seguito della denuncia presentata dalla vittima il 7 ottobre 2024. La donna del 1952, mentre si trovava nella propria abitazione a Cureggio, riceveva la visita del malvivente che, dopo essersi qualificato come “Maresciallo dei Carabinieri” mostrando un tesserino di riconoscimento da collo con la scritta “Carabinieri” ovviamente falso, con il pretesto di eseguire talune verifiche su possibili furti recentemente perpetrati, carpitane la fiducia, la distraeva iniziando a girare per casa al fine apparente di verificarne il livello di sicurezza dai possibili furti. Individuata quindi in un cassetto di un mobile una busta contenente 1.300 euro, furtivamente se ne impossessava occultandola nella propria giacca per poi allontanarsi dall’abitazione.

Successivi e immediati accertamenti, supportati anche dall’analisi degli impianti di videosorveglianza del comune di Cureggio e dei comuni limitrofi, nonché dall’individuazione fotografica a cui è stata sottoposta la vittima stessa, permettevano di acquisire ulteriori ed importanti dettagli ai fini della ricostruzione della vicenda e dell’identificazione del trentenne.
L’uomo identificato dai militari dell’Arma, risulta già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi trascorsi giudiziari ed è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria di Novara.

Commenti
Carlo

MALEDE......BAST..... Siamo fieri che i veri CARABINIERI, cui dobbiamo sempre tanto, insieme alle restanti Forze dell'Ordine che lo abbiano preso con una perfetta indagine. Una sola manchevolezza a sensazione di noi tutti comuni cittadini, perché essendo già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi trascorsi giudiziari sia stato deferito in stato di libertà. Un individuo di tal valenza di pericolosità, in primis almeno a livello giornalistico per noi tutti: lettori e cittadini, foto con nome e cognome, inoltre qual si voglia a livello legislativo (se si vuole la si trova), tale che si abbia l'immediata detenzione in carcere, e non libero di girovagare in attesa di giudizio.

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