A soli 14 anni è uno dei nuovi "intronizzati" dell'Antica Cunsurtarija dal Tapulon di Borgomanero
Per l'occasione i soci hanno visitato il museo La Manèra a Santa Cristina di Borgomanero.
L'Antica Cunsurtarija dal Tapulon di Borgomanero in occasione del suo compleanno ha "intronizzato" nuovi soci: il più giovane ha solo 14 anni.
Tra i nuovi soci "intronizzati" dall'Antica Cunsurtarija dal Tapulon un 14enne
Si chiama Mario Eduardo Bruno e a soli 14 anni è il più giovane iscritto all’Antica Cunsurtarija dal Tapulon tra gli «intronizzati» in occasione del 21° compleanno del sodalizio, celebrato nella giornata di domenica 21 gennaio. Gli altri neo soci accolti con la speciale cerimonia domenica 21 sono Carlo Cerri, Roberto e Davide Cerutti (padre e figlio), Matteo Costa, Alberto Giardino, Flavio Gioria, Mauro Neri, Luca Platini (presidente della Condotta Slow Food), Giuliano Testa, Giorgio Valli e Gabriele Zanetta.
"L'obiettivo della Cunsurtarija è la valorizzazione del territorio"
«La Cunsurtarija – ha detto il presidente Carlo Panizza nel corso della annuale relazione del gruppo – da quando è stata rifondata nel 2003 si è sempre posta come obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso il coinvolgimento di enti ed associazioni della zona. A Santa Cristina, una tra le frazioni più attive della città avevamo già festeggiato il quarto e il 12° compleanno, siamo tornati per far conoscere a un maggior numero di persone una realtà importante come quella del museo, che abbiamo scoperto, è ancora sconosciuta a da diversi borgomaneresi».
14 confraternite dal nord Italia per i 21 anni del sodalizio
Per l’occasione erano presenti anche altre 14 confraternite enogastronomiche iscritte alla Federazione italiana delle confraternite enogastronomiche, provenienti da Piemonte, Lombardia e Liguria: Ordine dell’amarena e del nebbiolo di Sizzano, Ordine dei Maestri Coppieri di Aleramo di Casale Monferrato, Confraternita del Bollito misto e della pera Madernassa di Guarene (Cuneo), del Cotechino Magro di Spessa Po (Pavia), Sosson d’Orvaulx Birre Trappiste Belghe, della Mesc-Ciua di Follo di La Spezia, Vino e Panissa di Vercelli, del Gorgonzola di Cameri, del Vino, riso e Gorgonzola di Novara, del Tortello Cremasco di Crema (Cremona), Helicensis Fabula di Borgo san Dalmazzo (Cuneo), del Pancucco di Olgiate Olona, del Ris in Cagnun cul persic di Varese e la Confraternita d’la Tripa di Moncalieri.
La visita al museo "La Manèra" prima del tradizionale pranzo
Due i momenti significativi della giornata: al mattino il raduno nella “cantina” del Museo della Civiltà Agricola “La Manèra” ospitato nell’ex Palazzo Bono a Santa Cristina dove dopo i saluti “istituzionali” da parte dell’assessore alla cultura Francesco Valsesia, socio della Cunsurtarija e di Bruno Valloggia, presidente del museo, il presidente Panizza ha tenuto l’annuale relazione. Prima di visitare il museo grazie ad un drappello di guide volontarie Valeria Mora, studiosa della storia e delle tradizioni locali ha intrattenuto i presenti parlando delle origini di Palazzo Bono a cui ha recentemente dedicato il libro “Un palazzo una comunità”. La festa è proseguita poi al ristorante “Da Paniga” per assaporare un menù legato alla tradizione. Una targa di benemerenza è stata assegnata a Damiana Boriolo “sarta” ufficiale della Cunsurtarija. Perfetta come sempre l’organizzazione, grazie all’apporto di diversi soci e consiglieri: in modo particolare Giuseppe De Gasperis, Daniele Godio, Franca Gattoni Mercalli, Gianni Zaninetti, Mery Vercelli, Mauro Borzini, Tiziano Godio, Paola Cesaro. Un ringraziamento è stato rivolto anche agli sponsor, il caseificio “Palzola” e al raviolificio “Fontaneto”.