Caselli e Mucci alla biblioteca di Castelletto
A moderare l'incontro, organizzato in collaborazione con la libreria Feltrinelli point di Arona, sarà Simona Fridegotto
Sabato 13 aprile, alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale di Castelletto Sopra Ticino, Stefano Caselli e Raffaella Mucci presenteranno i loro ultimi rispettivi romanzi: “Fino a bruciarsi l’anima” e "Streghe moderne".
A moderare l'incontro, organizzato in collaborazione con la libreria Feltrinelli point di Arona, sarà Simona Fridegotto.
I dettagli
Stefano e Raffaella vivono ad Arona da 6 anni e sono sposati.
Nel 2020 la coppia ha imparato le principali tecniche narrative con un ciclo di lezioni tenute dallo scrittore Piergiorgio Pulixi.
Stefano Caselli, dopo il promettente esordio con il noir “Cuori nella nebbia”, presentato al Salone del Libro di Torino, presenterà “Fino a bruciarsi l’anima”, fresco di pubblicazione, in cui il protagonista è ancora l’ispettore Marco Fossati che abbiamo iniziato a conoscere nel primo romanzo.
Stefano Caselli è nato ad Alessandria, luogo di ambientazione dei suoi romanzi. Svolge la professione di chimico industriale, è un lettore compulsivo e ha la passione del trekking in montagna.
Raffaella Mucci presenterà il suo nuovo libro "Streghe moderne", un romanzo cozy-mystery che evoca atmosfere magiche e misteriose, ambientato in luoghi che i lettori piemontesi possono riconoscere, ma che non guarderanno più con gli stessi occhi.
Non a caso, l’autrice, per le sue storie, trae spunto dalla realtà e dall’ambiente che la circonda con particolare attenzione al tema della donna nella società, ai misteri dell’universo e dell’animo umano e alle domande che ognuno di noi si pone almeno una volta nella vita.
Raffaella Mucci è articolista e blogger, fa parte di Aifb (Associazione Italiana Food-blogger) e dell’Associazione cuochi. Scrive post e articoli per il suo blog L’angolo di Raf. Scrive anche racconti e, dopo la premiazione al Salone del Libro di Torino, nel 2022, è risultata finalista in altri tre concorsi nel 2023.
La natura è fonte di ispirazione per entrambi perché, ancor prima di scrivere, bisogna “respirare” i luoghi descritti per entrare meglio nella mente e nella psicologia dei personaggi creati.