Musica

Parte dal Vergante la carriera della band di metal estremo

Il gruppo ha la sua base in una sala prove a Fosseno di Nebbiuno.

Parte dal Vergante la carriera della band di metal estremo
Pubblicato:

Parte dal Vergante (e dall'Aronese) la carriera della band Drown in sulphur.

Via alla carriera della band vergantina e aronese "Drown in sulphur"

La band “Drown in sulphur” ha firmato un contratto con un'importante etichetta discografica. Li ha scelti la Scarlet records, una delle realtà nazionali più significative nel genere heavy metal. Il gruppo è composto da Chris Lombardo (in arte Christ, voce e chitarra, di Fosseno di Nebbiuno), Domenico Francesco Tamilia (in arte Darth, batteria e seconda voce, di Dormelletto), Emanuele Corso (in arte Dimitryux, chitarra ritmica), Daniele Posillipo (Black light, chitarra solista).

La scelta del nome del gruppo

Il nome scelto dai musicisti, la cui età è al di sotto dei 30 anni, letteralmente è "affogare nello zolfo": «Fa riferimento a un simbolo esoterico - raccontano Lombardo e Tamilia - il gruppo venne fondato nel 2014 da Darth, ma fra il 2015 e il 2018 abbiamo ottenuto moltissime visualizzazioni, anche 4 milioni per un brano. Abbiamo dato alle stampe due ep e un album intero e a gennaio usciremo sul mercato per la Scalet. Non tutti sono pronti a provare a vivere di musica, noi talvolta svolgiamo lavori "normali" per pagare le tante spese della band. Proviamo in una sala prove a Fosseno, ci ha dato una bella mano l'associazione Fosseno Carpe diem e il progetto dal deathcore iniziale ha inglobato elementi black metal. Cerchiamo di rendere le canzoni "catchy", ovvero capaci di catturare chi ascolta, mentre i testi sono dissacranti e distopici, distruggendo i dogmi. Ci piace mostrare le parti fragili della natura umana e il nuovo lavoro "Dark secrets of the soul" è un cammino introspettivo al cui termine si giunge alla redenzione. In Italia quando dici che sei un musicista sembra che non fai nulla, ma avere una band ambiziosa comporta un impegno enorme. Abbiamo organizzato, con donazione a un ente benefico, un concerto al Phenomenon con 400 ingressi per ricordare Erica Campisi, che oggi non c'è più e con cui abbiamo suonato e vissuto bei momenti. In zona il movimento di musica alternativa non è florido ma vorremmo rivitalizzarlo, chiediamo agli amministratori locali di privilegiare la musica dal vivo. Il 28 ottobre abbiamo suonato a Mantova e in passato siamo andati in tour nell'Europa dell'est. Questo è il tipo di vita che vogliamo».

Seguici sui nostri canali