Il Fermi ha un nuovo dirigente: Amato si insedia ad Arona
Il preside dell'istituto aronese viene da una precedente esperienza a Varallo Pombia
Il Fermi ha da poco un nuovo dirigente scolastico: l'istituto aronese ha da poco una nuova guida.
Il Fermi accoglie Amato dopo l'esperienza di Varallo
Giuseppe Amato è il nuovo dirigente dell’Istituto Fermi. Nato ad Agrigento 57 anni fa, è laureato in economia e prima di diventare preside per diversi anni ha insegnato discipline giuridiche ed economiche in varie scuole superiori dell’agrigentino.
"Nel 2017 ho maturato l’idea di occuparmi della scuola in modo diverso e quindi ho iniziato a studiare per il concorso ordinario che ho vinto – spiega – essendo però un concorso nazionale, ho dovuto scegliere le regioni di destinazione e, dopo la Sicilia, ho indicato il Piemonte. Ho preso così il ruolo in questa bellissima zona che ho scelto perché la conoscevo bene, essendoci stato in vacanza anni fa. La mia prima scuola da dirigente e è stata l’istituto di Varallo Pombia, per il quale ho avuto l’onore di proporre e realizzare l’intitolazione allo scrittore Andrea Camilleri, prima scuola in Italia ad esserlo".
Con l'istituto aronese si è creato subito un bel rapporto
Ma come è stato l’impatto con il Fermi? "Direi bellissimo – risponde con entusiasmo Amato – il Fermi è una scuola che dal punto di vista delle risorse umane è molto stimolante. Ci sono molti insegnanti propositivi che fanno con passione il loro lavoro e danno la loro disponibilità anche per altre iniziative e anche ben oltre l’orario di servizio". E per quanto riguarda gli studenti? "Ho potuto notare che sono ragazzi educati che rispettano l’ambiente scolastico e questo è sicuramente positivo. Per fortuna non risentiamo di contaminazioni che a volte sono presenti nelle grandi città – prosegue il dirigente – questa è tutto sommato un’isola felice, dove non c’è degrado sociale. Anche i primi contatti con l’amministrazione comunale e con la Provincia sono stati positivi e costruttivi e la dirigenza del Fermi sta dialogando con le forze dell’ordine per l’educazione alla legalità".
L'intervista completa è in edicola sul numero del Giornale di Arona, Borgomaneroweek e Novaraoggi di questa settimana.