A Paruzzaro in memoria di Pierangela Zaccaria la raccolta fondi per il tetto della chiesa di San Marcello
Il modo del paese per ricordare la donna mancata qualche settimana fa.
A Paruzzaro in memoria di Pierangela Zaccaria è partita una raccolta fondi per ristrutturare il tetto della chiesa di San Marcello.
Si restaura il tetto della chiesa di San Marcello in memoria di Pierangela Zaccaria
Non si placa in paese il cordoglio per Pierangela Zaccaria, scomparsa nei giorni scorsi, lasciando un vuoto incolmabile in molte persone: «Aveva sempre un sorriso che portava gioia - dice Matteo Gattoni, che gestisce il market di alimentari in centro - veniva da Novara, ma i paruzzaresi erano diventati la sua famiglia. Non potrò mai dimenticare il karaoke in oratorio, io ero presentatore, lei si travestiva: era mitica nei panni di Raffaella Carrà e Nilla Pizzi. "Zia Piera", così la chiamavamo, non leggeva bene le parole sul tabellone e una volta quasi strappò il microfono attaccato al mixer. Era dotata di qualità enormi e deliziose: creatività, fantasia, empatia, generosità. Molto devota alla Madonna, era persuasiva parlando alla gente dei valori cristiani. Nei Carnevali con il suo rione San Siro si divertiva un mondo, dando vita a travestimenti assurdi. A volte andava in macchina a Novara a trovare i parenti, come la cara figlia Anna, anche sotto la neve: non aveva paura di niente, partiva mangiando un gelato mentre guidava. Nel mio negozio è possibile versare un'offerta libera, a lei dedicata, per sostenere i lavori di restauro del tetto della chiesa di San Marcello. Ai tempi del Csi con l'ex parroco padre Lorenzo Tarletti puliva gli spogliatoi degli impianti sportivi».
La ricorda con affetto anche Severina Caligara: «Te ne sei andata così, improvvisamente, con un colpo di scena - ricorda la donna, rivolgendosi direttamente a Pier Angela - ti abbiamo vista poco prima di Natale, poi qualche problema di salute ti ha trattenuta a Novara. Ti abbiamo vista a letto in una foto che tu, molto tecnologica e sempre con il cellulare in mano, ci hai mandato. Proprio tu, così dinamica ed effervescente, costretta a letto. Sembrava che ti stessi rimettendo grazie alla cure, ma poi è arrivata la notizia. La sera in cui abbiamo recitato il rosario la nostra comunità si è stretta attorno alle tue figlie, alla carissima Isabel, ed era palpabile l'amore ricambiato che tu ci hai donato. I nostri giovani hanno saputo ricordarti in un saluto molto commovente, il tuo affetto e i tuoi insegnamenti saranno per sempre parte di loro. Anche il centro anziani sentirà immensamente la tua mancanza e niente sarà più lo stesso, ma il tuo ricordo sarà sempre attraverso un sorriso».