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Il rapper Regno sceglie Arona per girare il suo videoclip

Il giovane artista racconta il suo percorso creativo e la passione per la città

Il rapper Regno sceglie Arona per girare il suo videoclip
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Il rapper Regno ha girato in città il suo ultimo videoclip: ecco dove ascoltare la canzone "TueIo".

Il rapper Regno gira ad Arona

Si chiama Erik Rognoni, ha 20 anni ed è un rapper che si esibisce con il nome d'arte di Regno. Per ora la musica rimane una passione, ma il sogno è di trasformarla in un lavoro e una delle tappe che Erik ha deciso di percorrere per coronarlo è un video girato ad Arona. Il giovane artista abita a Magenta in provincia di Milano e ha scelto le sponde del lago per la canzone "TueIo", dedicata alla sua fidanzata, che abita proprio ad Arona.

Un giovane cantante innamorato della città

"Questa città ha qualcosa di magico - dice - ci sono legato perché non mi stufa mai e rappresenta un dolce rilassamento mentale. Alcuni luoghi li avevo già pensati, ma altri appaiono nel video in modo spontaneo, come l'inquadratura dall'alto del San Carlone. Le riprese sono state realizzate da Oscar Rossi Raccagni, il montaggio è a cura di mio fratello  Maikol di soli 13 anni. La mia tecnica di scrittura guarda molto all'istinto, scrivo ciò che vivo dentro e fuori di me. Posso mettere in musica solo quello che conosco e sento, sarebbe inutile inventare qualcosa, non faccio libri, ma canzoni rap. Ho iniziato con i primi testi 6 anni fa, ma li ho accantonati per riprendere la penna in mano sul treno che mi riportava a casa dalle scuole superiori. Ci divertivamo a fare "freestyle", rime improvvisate, e nel tempo credo di essere migliorato fino a pubblicare qualche canzone su YouTube. Il nome d'arte me lo ha dato l'amico Andrea Forneri e riprende alcune lettere del mio nome e cognome".

"Il rap dovrà fare i conti con questo periodo particolare"

"Quest'ultimo anno - prosegue Erik - a parte l'impossibilità di esibirsi dal vivo, ha limitato al massimo i rapporti umani, che rimangono la parte più gratificante della vita. Per mesi non sono riuscito a scrivere, poi mi ha stimolato l'ultimo album del rapper Inoki, uno che ha grande rispetto nella strada e credibilità. Il nostro genere, che nasce come canto di rivolta verso stato e sistema, dovrà fare i conti con un periodo del genere e già ora alcuni testi trattano del lockdown. A coloro che pensano che tutti i ragazzi siano svogliati e senza ideali dico: consigliateci, non lasciateci soli. Non nego che mi sarebbe piaciuto avere 20 anni negli '80 e nei '90 del secolo scorso".

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