Il caso

Il Consiglio di Varallo vota compatto: "La casa di riposo va salvata"

L'assemblea ha espresso una forte preoccupazione per le sorti della struttura socio-assistenziale

Il Consiglio di Varallo vota compatto: "La casa di riposo va salvata"
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Il Consiglio comunale di Varallo Pombia la scorsa settimana si è riunito per votare una mozione sul tema della casa di riposo Don Giorgio Nobile.

In aula una mozione sulla casa di riposo

Il destino incerto della storica casa di riposo Don Giorgio Nobile ha scosso l’intera comunità. E anche l’Amministrazione ha ritenuto doveroso indire, mercoledì scorso, un consiglio comunale in sessione straordinaria e in seduta aperta al pubblico. La casa di riposo è una vera e propria istituzione a Varallo Pombia: fu costruita 40 anni fa grazie a un accordo tra la parrocchia, ai tempi affidata a don Giorgio Nobile e a cui è stata poi dedicata la stessa struttura, Banca Intesa e l’amministrazione comunale guidata da Gianfranco Bighinzoli. Questa residenza per anziani, di proprietà della diocesi di Novara e della parrocchia di Varallo Pombia, è stata sempre gestita dal parroco del paese e con l’appoggio delle amministrazioni: "è sempre stato un punto di riferimento per la nostra comunità – spiega Giovanni Giardina, consigliere comunale - ma poi, l’arrivo della pandemia ha ridotto il numero degli ospiti e questo ha portato a un periodo di sofferenze economiche. E invece di aiutare e sostenere la casa di riposo affinché torni ai ritmi di una volta, la Curia di Novara ha deciso di non volersene più occupare".

Una questione aperta con la Curia

Nel tempo, infatti, ci sono stati diversi incontri tra l’amministrazione, la parrocchia e la Curia per cercare di trovare una soluzione. E sono state prospettate alcune ipotesi, ma ad oggi ancora non si è giunti a una decisione definitiva. "Ma è chiaro – ha proseguito Giardina- che la Curia è orientata per la cessione della gestione a un ente esterno, seppur mantenendone la proprietà". La Diocesi di Novara e la parrocchia di Varallo Pombia sono però due enti autonomi, su cui l’amministrazione non ha alcun potere decisionale. Ma l’intento della mozione promossa dal consigliere Giovanni Giardina era sottolineare ufficialmente in Consiglio il forte legame affettivo e storico che unisce l’intera comunità alla casa di riposo: "Vogliamo far sapere alla Parrocchia e alla Curia che la casa di riposo è nel cuore dei varalpombiesi. Auspichiamo che non venga meno lo spirito che ne ha motivato la realizzazione e che mantenga le sue caratteristiche peculiari".

Le parole del sindaco e il voto

Dopo le accorate parole dei gruppi consigliari, tutti convinti dal testo della mozione, il sindaco Joshua Carlomagno ha fatto una promessa: "Quando questa mozione è stata portata alla mia attenzione, non mi sono tirato indietro e mi impegno, qui davanti a voi, a perorare le risultanze di ciò che verrà deciso". Anche i cittadini intervenuti in assemblea hanno espresso le stesse idee contenute nel documento. La mozione è stata dunque approvata all'unanimità.

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