Intervento

Domenico Rossi: "Tra Lega e Fdi un preoccupante teatrino sui territori"

Spaccature a Arona, Oleggio e Gozzano

Domenico Rossi: "Tra Lega e Fdi un preoccupante teatrino sui territori"
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Lega e Fratelli d'Italia ai ferri corti: giochi di potere e interessi personali che penalizzano i cittadini

La posizione del consigliere regionale novarese Domenico Rossi

“Via la maschera… nel centrodestra novarese coesione e condivisione sono solo apparenze buone per far campagna elettorale e i nodi stanno venendo al pettine. E’ preoccupante il teatrino a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane tra Lega e Fratelli d’Italia sul territorio. Un vero e proprio scontro in cui a rimetterci sono i cittadini perché, invece di affrontare i problemi delle comunità, “fratelli” e leghisti bisticciano sulla spartizione del potere” affermano Domenico Rossi, segretario regionale del PD Piemonte, e Rossano Pirovano, segretario provinciale del PD della provincia di Novara.

“Ad Oleggio non si ricuce la frattura in essere fin dalle elezioni del 2019. A Gozzano Lega e FI giocano da soli la partita producendosi in una fuga in avanti che imbarazza il sindaco uscente di FDI. Ad Arona si palesano in pieno le logiche della destra di governo: l’attuale amministrazione di centrodestra viene fatta cadere dai suoi stessi componenti per assecondare le aspirazioni di un singolo. E’ questo il rispetto delle istituzioni dei rappresentanti della destra? E’ questo il loro senso di responsabilità verso cittadini e la res pubblica?” dichiara il segretario provinciale del PD.

“Ai giochi di potere e al mantenimento delle rendite di posizione il Partito Democratico, con i suoi alleati, risponde con proposte serie e candidati responsabili pronti a dare risposte concrete alle loro comunità” riprende Rossi sottolineando che “assistiamo a livello locale a un evidente riflesso del conflitto nazionale in atto tra Meloni e Salvini. La forza dei numeri, infatti, non basta per amministrare bene, soprattutto non è un collante sufficiente all’interno di una coalizione. Lo vediamo chiaramente anche in Regione Piemonte e ci chiediamo come, con queste premesse, il Presidente Cirio, che già non si è distinto per autonomia in questo mandato, si possa ripresentare. Le istituzioni non si occupano, ma si servono. La destra riuscirà mai a comprenderlo?”.

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