Iniziativa

Aggressioni al personale sanitario: al via il progetto "Corsia sicura"

Con il Centro sportivo Amos, un corso per gestire le situazioni di emergenza

Aggressioni al personale sanitario: al via il progetto "Corsia sicura"
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La violenza nei confronti di medici e operatori sanitari sta ormai assumendo contorni preoccupanti, soprattutto nei punti “di frontiera” come il Pronto soccorso o la guardia medica.

Due episodi recenti

L’ultimo episodio è accaduto all’ospedale di Galliate, sabato notte, quando un uomo sotto gli effetti di alcol e droga ha dato un pugno al parente di un paziente ricoverato e danneggiato casse automatiche e macchinette per le bevande. E prima ancora, a giugno, c’era stata l’aggressione al personale del Dea del Pronto soccorso di Borgomanero.

Peraltro, già alla fine del 2018, da un sondaggio dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Novara era emerso un quadro non certo rassicurante: il 36% dei medici novaresi che avevano risposto al questionario aveva confidato di essere stato vittima di episodi di violenza, il 56% donne. In particolare, la stragrande maggioranza degli episodi segnalati erano avvenuti in ambulatorio, ma anche alla guardia medici e in reparti ospedalieri. Poco meno della metà delle segnalazioni riguardava atti configurati come “mancanza di rispetto” e quasi altrettante minacce verbali o insulti. Quattro sono stati gli episodi di violenza fisica e tre di violenza sessuale (atti osceni e discriminazione di genere).

Da quei questionari era emerso che sono soprattutto gli uomini (62%) gli autori di violenze, sia pazienti che accompagnatori. I motivi? Impossibilità di fornire la prestazione richiesta; percezione di carenza nei rapporti con il medico; tempi di attesa...

Progetto Corsia Sicura

Di fronte al ripetersi degli episodi e al reiterarsi delle richieste degli operatori, l’Azienda ospedaliera universitaria “Maggiore della carità” ha quindi deciso di promuovere il progetto “Ospedale Corsia Sicura”, in collaborazione con il centro sportivo Amos. «La necessità di chi opera nella sanità è quella di poter svolgere il proprio lavoro in tranquillità e sicurezza, per se stessi e per i pazienti - ha detto il direttore generale dell’Aou, Gianfranco Zulian, presentando lunedì mattina l’iniziativa in aula magna - Il nostro obiettivo non è quello di insegnare tecniche di autodifesa in senso stretto, ma di offrire agli operatori sanitari degli strumenti, anche sotto l’aspetto psicologico e legale, per fronteggiare queste situazioni».

«Sicuramente - ha detto il fondatore e presidente di Amos, Bruno Maule - non trasformeremo nessuno in Rambo. L’intento è quello di cercare di sviluppare non tanto i muscoli, ma la mente. Perché in un momento di pericolo, se veramente non si sa cosa fare, la tecnica non serve a nulla».

In effetti, come ha sottolineato anche la psicologa Silvia Beltrame, «in sanità, e ancor di più al Pronto soccorso, è richiesta velocità di azione e questo induce ad essere molto reattivi: di fronte ad una provocazione, sviluppare una migliore consapevolezza delle proprie risorse e prendersi uno spazio prima di rispondere può invece davvero fare la differenza. Investire sul benessere del personale, in un’azienda come la nostra, è fondamentale. Soltanto preservando a 360° il benessere degli operatori, infatti, essi potranno sviluppare al meglio tutte le azioni terapeutiche».

Il corso gode del patrocinio del Comune di Novara. E il sindaco Alessandro Canelli ne ha rimarcato l’importanza. «Purtroppo in questi ultimi anni l’aggressività delle persone sta aumentando e si riversa anche in luoghi come gli ospedali, dove gli episodi di violenza al personale sanitario sono sempre più frequenti e mettono in seria difficoltà non solo l’operatività, ma anche la sicurezza personale. L’iniziativa di Amos si prefigge di indirizzare le persone a reagire nel miglior modo possibile di fronte a queste situazioni. E soprattutto a fare in modo che non abbiano più paura di recarsi al lavoro».

Il corso rivolto agli operatori sanitari prenderà il via martedì 3 ottobre, nella sede del centro sportivo, sotto al cavalcavia di San Martino e prevederà sei incontri, il martedì e mercoledì.

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