Area medica

All'Upo quattro nuove scuole di specializzazione

Sono quelle di Dermatologia e venereologia, Oftalmologia, Oncologia medica e Ortopedia e traumatologia

All'Upo quattro nuove scuole di specializzazione
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Dermatologia e venereologia, Oftalmologia, Oncologia medica e Ortopedia e traumatologia sono le nuove scuole di specializzazione di area medica dell’Università del Piemonte Orientale.

Nuove scuole di specializzazionw

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato pochi giorni fa il decreto di accreditamento per le scuole di specializzazione di area medica per l’anno accademico 2022/2023, i cui corsi prederanno il via il prossimo 1° novembre.

Per l’Università del Piemonte Orientale aumentano dunque a 25 le scuole accreditate, di cui 4 appunto sono nuovi accreditamenti: Anatomia patologica, Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del dolore, Chirurgia Generale, Dermatologia e venereologia, Ematologia, Endocrinologia e malattie del metabolismo, Genetica medica, Ginecologia ed Ostetricia, Igiene e medicina preventiva, Malattie dell'apparato cardiovascolare, Medicina d'emergenza-urgenza, Medicina fisica e riabilitativa, Medicina interna, Nefrologia, Neurologia, Oftalmologia, Oncologia medica, Ortopedia e traumatologia, Otorinolaringoiatria, Patologia Clinica e Biochimica Clinica, Pediatria, Psichiatria, Radiodiagnostica, Radioterapia, Statistica sanitaria e Biometria.

Cresce l'offerta formativa

Piena soddisfazione da parte dei vertici accademici. «Il decreto ministeriale – ha sottolineato il rettore, professor Gian Carlo Avanzi – evidenzia la crescita dell’offerta formativa di terzo livello sia dal punto di vista del numero delle Scuole di Specializzazione sia dal punto di vista della qualità della formazione certificata con l’accreditamento. Ringrazio tutto il personale docente ed amministrativo della Scuola di Medicina per il grande sforzo effettuato, che ha però dato preziosi frutti. Le scuole di specializzazione svolgono infatti un ruolo fondamentale sia nella formazione dei futuri professionisti della salute sia nella ricerca. Il riconoscimento datoci dal Ministero riflette il nostro costante impegno per la qualità dell’educazione medica e della ricerca clinica».

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