Il caso

Cna Piemonte Nord: "Sullo stop agli Euro 5 chiediamo la conferma della proroga di 2 anni"

L'associazione di categoria vorrebbe una rassicurazione da parte della Regione anche sulle future politiche in materia di inquinamento

Cna Piemonte Nord: "Sullo stop agli Euro 5 chiediamo la conferma della proroga di 2 anni"
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Cna Piemonte Nord esprime pubblicamente il proprio malcontento per la misura inizialmente decisa dalla Regione e chiede una conferma riguardo alle indiscrezioni sul rinvio del provvedimento fino al 2025.

La preoccupazione di Cna

Continua a far discutere la questione del blocco alle vetture alimentate a diesel Euro 5 inizialmente stabilito dalla Regione Piemonte per il 15 settembre. Nonostante nei giorni scorsi si siano susseguite le voci riguardo a un prossimo rinvio del provvedimento al 2025, con l'intervento deciso del Governo, l'associazione di categoria degli artigiani e delle imprese chiede maggiore chiarezza ai decisori politici.

Le parole del direttore Pasquino

“In seguito all'incontro tenutosi in Regione Piemonte, con la partecipazione dei vertici regionali di CNA, esprimiamo profonda preoccupazione riguardo all'imminente blocco della circolazione dei mezzi Euro 5”, dichiara il direttore CNA Piemonte Nord Marco Pasquino, che aggiunge: “Non possiamo ignorare l'allarme delle imprese in merito alle possibili conseguenze economiche del blocco dei mezzi Euro 5. L'impatto negativo che tale misura avrà sulle attività produttive e sulla circolazione privata dei veicoli costituisce motivo di grande apprensione. Ci uniamo alla richiesta già avanzata dai nostri colleghi di CNA Piemonte al presidente Cirio e all’assessore Tronzano. Sollecitiamo urgentemente una proroga di due anni al blocco, a conferma di quanto anticipato dagli organi di informazione che hanno annunciato l’approvazione di un decreto da parte del Consiglio dei Ministri, che andrebbe a ripristinare l’entrata in vigore del provvedimento nel 2025 ”.

I dati sull'inquinamento

CNA sottolinea che i dati raccolti da Eurostat mettono in luce come l'inquinamento atmosferico per emissioni di CO2 derivi da diverse fonti, tra queste anche il residenziale, la produzione di energia e l'agricoltura. Il settore dei trasporti contribuisce solo con il 10% del totale delle emissioni, un dato percentualmente esiguo rispetto ad altre attività. Questa considerazione solleva interrogativi sull'efficacia dell'approccio al blocco dei mezzi Euro 5 nel contrastare l'inquinamento.

Le limitazioni commisurate alle diverse categorie di veicoli

“Riteniamo in ogni caso essenziale – aggiunge Massimo Pasteris, presidente CNA Piemonte Nord - introdurre soluzioni mirate per consentire la circolazione dei veicoli commerciali di categoria N1, N2, N3 (trasporto merci), M1, M2 ed M3 (trasporto persone) Euro 5 con alimentazione a gasolio. Tali soluzioni dovrebbero comprendere i veicoli utilizzati per rispondere a chiamate d'emergenza, per il trasporto merci, trasporti specifici e servizi pubblici non di linea. L'approvazione della circolazione per veicoli aziendali che dimostrano l'adozione di soluzioni meno inquinanti costituisce un passo cruciale verso la sostenibilità. E’ necessario trovare un equilibrio tra la salvaguardia ambientale e il sostegno alle attività produttive. Auspichiamo il proseguimento delle discussioni e della collaborazione al fine di sviluppare soluzioni che affrontino il tema della sostenibilità ambientale senza compromettere l’operatività delle imprese”.

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