Il caso

Comitato di Varallo Pombia su Malpensa: "Illegittimi gli studi sull'inquinamento acustico"

Il presidente del Comitato varalpombiese parla di “opacità e contraddizioni” nell’operato della Commissione aeroportuale di Malpensa

Comitato di Varallo Pombia su Malpensa: "Illegittimi gli studi sull'inquinamento acustico"
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Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa interviene nuovamente sul tema della legittimità degli studi e delle votazioni sull'inquinamento acustico causato dallo scalo lombardo.

Due documenti per mettere in dubbio la legittimità delle valutazioni

Ferruccio Gallanti, presidente del Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa, torna a pungere sul tema della legittimità della zonizzazione acustica dello scalo lombardo.  Dopo le dichiarazioni delle scorse settimane, e soprattutto dopo la novità importante che ha riguardato la Provincia, torna dunque sotto i riflettori il tema, decisamente discusso. In particolare Gallanti sottolinea con un comunicato ufficiale quelle che a suo dire sarebbero delle “opacità e contraddizioni” nell’operato della Commissione aeroportuale di Malpensa. E lo fa appellandosi a due documenti rinvenuti nel corso delle sue ricerche sulle novità che riguardano lo scalo. "Innanzitutto - scrive - il testo di 176 pagine “Sustainability report 2021” di Sea, tra le altre ben dettagliate informative, riporta “Il D.M. 31 ottobre 1997 stabilisce che l’indice da utilizzare per la misurazione del rumore di origine aeroportuale è il livello di valutazione del rumore aeroportuale (LVA)”. Entra nel dettaglio il più recente Report PPT di 19 pagine “Milan Malpensa Airport Commissione Aeroportuale ex DM31/10/1997 - Stato di aggiornamento fase di revisione delle SID e quadro programmatico per accordo in Commissione Aeroportuale sul tema modifica scenario operativo” del 15 novembre 2023. La disponibilità dei sopradetti documenti permette una serie di considerazioni – non rappresentabili in questa breve nota – e rivela il pateracchio che ha portato al voto unanime di una zonizzazione acustica LVA".

Una zonizzazione da invalidare

Per Gallanti e il suo Comitato, insomma, non ci sarebbero gli elementi per poter definire legittimo lo studio sull’inquinamento acustico di Malpensa.
"Con questa prima nota - aggiunge infatti - riteniamo primario come debba essere formalizzata l’invalidazione della – cosiddetta - prima zonizzazione acustica LVA di Malpensa da parte dei componenti della Commissione Aeroportuale il 17 aprile 2023. Nel verbale della riunione di Commissione aeroportuale del 23 maggio 2023 (riunioni del 30 marzo e del 17 aprile 2023). La dottoressa De Bartolo (Arpa), risponde chiarendo che la base cartografica utilizzata è la mappa reperibile sul GeoPortale di Regione Lombardia, risalente al 1994, ma che tale base è stata confrontata e adattata ai PGT vigenti nei singoli comuni interessati”. Il Dottor Lucia (Regione Lombardia), pone la questione dell’eventuale presenza di edifici residenziali in Zona B (aree con valore LVA 65 dB(A)< LVA ≤ 75 dB(A)), situazione che sarebbe contraria alle previsioni della vigente normativa, chiedendo conferma ai rappresentanti dei comuni in ordine alle eventuali verifiche effettuate”. (lo stesso Dott. Lucia ha, a più riprese, reiterato tale convinzione). E’ utile ricordare come nel 1994, non fosse stato emanato il decreto di costituzione della stessa Commissione Aeroportuale rumore e l’indice LVA non fosse stato ancora identificato come “indice acustico di rilevamento”. Pertanto, la comparazione tra una mappa del 1994 e quella del 17 aprile 2023, ignota nel database di input (quanti voli, quali piste?) non avrebbe potuto essere analizzata e comparata".

Un voto quasi unanime da contestare

Gallanti elenca quindi tutti i voti favorevoli all’adozione dello studio sulla zonizzazione acustica. A partire da quelli dei Comuni lombardi, per poi andare a comprendere anche Sea, Enav, Ispra, Regione e Provincia. Tutti voti favorevoli. "I rappresentanti degli Enti/Comuni - continua Gallanti - esprimono voto favorevole con la seguente nota a verbale: “le specifiche situazioni residenziali incluse in zona B, sopra evidenziate, sono state già trattate secondo i percorsi di mitigazione (delocalizzazione, ecc.) previsti ai sensi della vigente normativa. Nel caso in cui dovessero essere rilevate nuove situazioni di fatto residenziali incluse in Zona B, tali situazioni verranno trattate come da vigente normativa, in quanto equiparabili nella sostanza a situazioni di superamento dei limiti di rumore”. In conclusione, la delibera della zonizzazione del 17 aprile 2023, non potrebbe essere confermata e validata. Una certificazione sulla quale, peraltro, è stata basata la cosiddetta “sperimentazione” per la revisione delle SID che dovrebbe avviarsi tra “metà marzo 24 /metà aprile 24”.

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