La storia

Così la gattina Mercoledì è tornata a casa dalla sua "padroncina"

"Dal Parco Gatti di Galliate ci hanno detto che avrebbero sostenuto loro le spese per il costoso intervento di cui necessitava ma abbiamo voluto contribuire con una raccolta fondi"

Così la gattina Mercoledì è tornata a casa dalla sua "padroncina"
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“Riportare a casa Mercoledì”, questo il nome della raccolta fondi che si è concretizzata nel giro di poche ore a Galliate per contribuire alle spese che il Parco Gatti terapeutico ha dovuto sostenere per far operare la piccola gattina Mercoledì e salvarle così la vita. Una storia fatta di tanta tenerezza e solidarietà.

L'ha raccontata Carolina Gianotti al Corriere di Novara

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"Stava male e le serviva un costoso intervento"

«Sabato scorso al ritorno da una gita - racconta Gianotti - abbiamo trovato la nostra gattina Mercoledì che non stava molto bene. Aveva vomitato e non era vispa come sempre, ho subito intuito che ci fosse qualcosa di strano e così siamo letteralmente corsi alla clinica veterinaria di Granozzo. Qui dopo aver effettuato la visita e i relativi esami e radiografie necessarie per capire cosa stesse accadendo, ci hanno spiegato che probabilmente doveva aver ingerito un chiodo, in realtà poi abbiamo scoperto che si trattava di una puntina che Mercoledì aveva preso dalla bacheca appesa al muro, probabilmente con un salto».

Comunque chiodo o puntina che fosse, doveva essere operata e con una certa urgenza. «Ci hanno detto che quindi bisognava operarla immediatamente. Un intervento delicato e complicato, con un costo per noi davvero spropositato per le nostre possibilità. Ben 2900 euro, ai quali si dovevano aggiungere i 90 euro della visita resasi necessaria per capire che cosa avesse».

Una cifra importante e per la famiglia di Mercoledì non sostenibile. «Noi saremmo arrivati anche ad avere al massimo 500 euro, ma 3000 euro purtroppo proprio no. Il vero problema è che questa gattina è di nostra figlia Bianca. Bianca ha nove anni ed è una bambina autistica. A novembre scorso il papà Albero aveva trovato questa piccola micina di pochi mesi, forse due, abbandonata e abbiamo deciso di tenerla con noi sperando che potesse essere d’aiuto a nostra figlia. E così è stato. Mercoledì è subito diventata amica inseparabile di Bianca. L’aspetta ogni giorno alla finestra al rientro da scuola, fanno i compiti insieme e per Bianca è diventato un momento importante prendersene cura, ed è davvero molto importante sia da un punto di vista terapeutico per il suo percorso di crescita nell’autonomia e nella gestione della quotidianità sia affettivamente per tutto l’amore che è capace di donare. In realtà abbiamo già un gattone, ma ha 18 anni e quindi si comporta proprio come un anziano simpatico e brontolone. Poco per volta Manson, questo è il nome del nostro gatto, ha accettato Mercoledì e adesso fa parte della nostra famiglia a tutti gli effetti».

"Un momento straziante"

Sabato, quindi, alla preoccupazione dell’operazione si è aggiunto il dispiacere di non essere in grado di pagare l’intervento. «In questi casi, ci hanno spiegato alla clinica, l’animale non viene certo lasciato morire. Se ne fanno carico direttamente loro per quanto riguarda l’immediatezza dell’intervento, poi interviene un’associazione che provvederà a saldare il conto, prendendosene carico a tutti gli effetti, e poi affiderà l’animale ad un’altra famiglia. E quindi l’unica alternativa per salvarle la vita è stata quella di lasciare Mercoledì in clinica e tornare a casa. E’ stato straziante, ma era l’unico modo per darle una possibilità. Purtroppo abbandonare la gattina ha provocato in nostra figlia una reazione davvero dolorosa e chi conosce le difficoltà dei bambini autistici può ben capire cosa questo significhi».

"La bella notizia"

Dopo però una notte di lacrime, domenica mattina è arrivata la bella notizia: «Richiamando in clinica per sapere come stava abbiamo saputo che la gattina sarebbe stata affidata proprio al Parco Gatti di Galliate, abbiamo subito chiamato Daniela Monfroglio per sapere come poter fare per riaverla con noi e ci ha subito tranquillizzato: Mercoledì sarebbe tornata da Bianca, vista l’importanza terapeutica e affettiva per la bambina, e tutte le spese sarebbero state sostenute da loro, come del resto è già capitato in molte altre situazioni analoghe».

Una grande felicità per Bianca «ma da parte nostra anche il grande desiderio di cercare di contribuire in qualche modo. E così ci è venuto in mente di organizzare una raccolta fondi che abbiamo voluto chiamare proprio “Riportare a casa Mercoledì”». E in poche ore la macchina della solidarietà si è messa in moto e sono stati davvero tanti a rispondere all’appello. «Speriamo di riuscire ad avvicinarsi il più possibile alla cifra finale e se non sarà molta la differenza è nostra intenzione cercare di completare quanto manca. Del resto già sabato avevamo pensato di mettere a disposizione 500 euro, con grande sacrificio rinunciando ad una settimana di vacanza potremmo farcela, ma 3000 euro per noi era davvero impensabile anche perché ogni mese abbiamo già molte spese da dover sostenere per le cure di Bianca. Vorremmo quindi ringraziare tutte le persone che in queste ore ci stanno aiutando e chiedere ad altre di donare al Parco, l’iban è disponibile sul sito, perché solo così si potrà rimettere a disposizione quella stessa cifra che molto generosamente era stata destinata a Mercoledì, e per la quale non smetteremo mai di essere grati. In questo modo quanto raccolto potrà essere nuovamente messo a disposizione di qualche altro gattino in difficoltà, regalandogli una nuova vita e tantissimo amore, lo stesso che Mercoledì regala a noi e soprattutto a Bianca ogni giorno. Grazie a tutti».

Commenti
Milena Lomio

Non riesco a capire come si fa ad arrivare ad una cifra del genere, un intervento anxhe nella migliore clinica non penso abbia realmente questi costi seppur un intervento delicato, perché stiamo parlando di un gatto anche di piccola età, non voglio immaginare x un cane di grossa taglia lo stesso intervento quanto potrebbe costare!!!

Carolina

E vergognosa una tariffa del genere,non tutti possiamo permetterci spese cosi elevate.Comprendo ma non capisco,e mai possibile considerare un lusso avere un gattino,in questo caso un notevole aiuto per i genitori della piccola?Quella di Granozzo è una clinica eccellente ma non alla portata di tutti,questo è il principale motivo per non volere un animale da compagnia. Brutto da dirsi,(personalmente sono una grandissima sostenitrice del benessere animale,condivido con mia madre anziana una micina di 18 anni)però le cure sono troppo costose. Comunque che ben vengano associazioni che sostengono i più bisognosi.

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