Il "rambo svizzero" che aveva terrorizzato l'aronese in una struttura protetta del Vco
Armato di una carabina aveva minacciato i passanti
Dovrebbe trascorrere 12 mesi all’interno di una struttura protetta del Vco Gabriel Girardet, lo svizzero trentatreenne che nel luglio dello scorso anno è stato condannato per violenza privata a due anni di reclusione con uno da trascorrere in una Rems.
I fatti
Era stato tratto in arresto a Stresa l’8 ottobre del 2022 al termine di una folle corsa avvenuta sulla statale del lago Maggiore, iniziata da un distributore di benzina di Arona. Armato di una carabina, Girardet aveva minacciato i passanti, speronato alcune auto – un paio di persone erano finite all’ospedale – e guidato fino a quando, a Stresa appunto, i carabinieri lo avevano fatto scendere dall’auto che si era schiantata contro un muretto e finalmente disarmato. Con sé, era emerso, aveva anche numerose munizioni e una bandiera con la svastica.
In questo periodo l’elvetico è stato trasferito in più carceri (per aver dato in escandescenza, ferito alcuni agenti di polizia penitenziaria e distrutto gli arredi delle celle) e sottoposto a due perizie psichiatriche: semi infermità mentale, il risultato dell’esame medico. Per lui ora si dovrebbero aprire le porte di una comunità del Vco.
Nel processo con rito abbreviato svoltosi a Verbania 14 mesi fa, Girardet – che ha risposto anche di lesioni, porto d’armi abusivo, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e minacce – era stato difeso dall’avvocato Ilenia Gerace, mentre le tre parti civili, tra cui un poliziotto picchiato, che hanno ottenuto il risarcimento dei danni, si erano affidate ai legali Marisa Zariani e Stefania Dessì, Domenico Capristo e Canio Di Milia.