AOU Maggiore

Lavori in corso per l'ampliamento del Pronto soccorso di Novara

Saranno conclusi a fine estate, quasi pronta invece la nuova ala con 8 posti di terapia semi-intensiva

Lavori in corso per l'ampliamento del Pronto soccorso di Novara
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Sarà pronto dopo l’estate il “nuovo” Pronto soccorso dell’ospedale “Maggiore”. Sono infatti in fase di svolgimento gli annunciati lavori di ampliamento mirati a rendere la struttura più accogliente per i pazienti, ma anche per i loro accompagnatori.

Lo racconta il Corriere di Novara (foto Tosi)

Lavori in corso

Il cantiere interessa l’area antistante l’attuale ingresso del Pronto soccorso, la cui superficie verrà “avanzata” praticamente fino all’altezza dell’edicola. Un ampliamento di circa 550 metri quadri, più che mai necessario - secondo il direttore generale dell’Aou Gianfranco Zulian - «per rendere più agevole la permanenza dei pazienti e il lavoro degli operatori. Ma anche, in un’ottica di sempre maggiore umanizzazione del servizio, per migliorare l’attesa da parte dei parenti».

L'intervento nel dettaglio

L’intervento prevederà - come ha illustrato Zulian - l’aggiunta di tre sale visita e la realizzazione di una tanto richiesta e necessaria sala d’attesa (con a disposizione anche dei servizi igienici) per gli accompagnatori, che potranno rimanere informati in tempo reale sulle condizioni dei propri cari attraverso dei monitor. A lavori conclusi, l’ingresso del Pronto soccorso con la sala per il triage sarà dunque spostato praticamente sul vialetto interno di fronte alla mensa e questo consentirà anche di ottimizzare il percorso d’accesso di chi arriva con le ambulanze dal lato di baluardo Massimo d’Azeglio.

Come detto, i lavori sono iniziati da qualche settimana. Al momento, sono in fase di realizzazione le fondazioni della nuova struttura in muratura che sarà “aggiunta” all’esistente e tra una ventina di giorni dovrebbe iniziare la costruzione vera e propria.

Finanziamento ministeriale e i nuovi posti di terapia intensiva

L’opera può contare su un finanziamento ministeriale - ancora legato al cosiddetto “Decreto Arcuri” - di cinque milioni di euro, dei quali 2,5 per gli interventi strutturali e gli altri 2,5 per l’acquisto di nuove attrezzature per l’emergenza-urgenza (nulla quindi a che vedere con i fondi legati al progetto della Città della salute).

Proprio per la natura del finanziamento, nato in tempo di pandemia, oltre all’ingrandimento del Pronto soccorso, l’intervento prevede l’ampliamento dell’area di cure intensive, con la realizzazione di 18 posti in più, dieci di terapia intensiva e otto di semi-intensiva.

«Dopo quel che abbiamo passato durante la pandemia - dice Zulian - il periodo emergenziale è fortunatamente finito, ma è bene essere pronti e non farsi cogliere impreparati... In ogni caso, i posti in rianimazione sono comunque utilissimi, soprattutto per il post operatorio».

Gli otto posti di terapia semi-intensiva (la prima parte del cantiere a partire, dal momento che riguardava soltanto opere interne) sono pressoché pronti e a breve potranno essere utilizzati: in questa fase saranno principalmente a disposizione dei pazienti della Neurochirugia.

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