Il caso

Sindaco Canelli: "Manifestazione no Green pass è causa di vergogna"

Il primo cittadino: "Ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati". E sul caso si esprime anche Cirio

Sindaco Canelli: "Manifestazione no Green pass è causa di vergogna"
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Sindaco Canelli interviene in merito al caso della manifestazione dei no Green Pass, che sabato 30 hanno protestato per le vie di Novara indossando pettorine che richiamavano le uniformi dei prigionieri dei lager.

Una manifestazione che ha fatto molto discutere

Ha fatto decisamente discutere il caso della manifestazione no Green Pass che sabato 30 ha sfilato per le strade di Novara. A impressionare e indignare è stato soprattutto il fatto che i manifestanti indossavano delle pettorine grigie e bianche che richiamavano in qualche modo le uniformi dei prigionieri nei lager nazisti. Un modo, inaccettabile e offensivo, per paragonare la loro situazione a quella delle vittime delle Shoah.

Sindaco Canelli commenta la manifestazione

Ora arriva il commento ufficiale del primo cittadino di Novara. "Paragonare una posizione ideologica relativa ad un vaccino e ad un green pass - scrive Alessandro Canelli - alla pagina più tragica della nostra storia e a persone che sono state deportate, umiliate, torturate, annientate psicologicamente e assassinate è a dir poco vergognoso. Esprimere le proprie idee e il proprio pensiero è non solo giusto, ma anche un diritto sancito dalla Costituzione. Quindi nulla da dire sulla possibilità di manifestare il dissenso al Green Pass, ma ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati e soprattutto non attraverso la violenza. Perché di questo si tratta, di violenza psicologica che va condannata con forza esattamente come la violenza fisica".

Una mancanza di rispetto per la nostra storia

"Chi vuole manifestare - prosegue Canelli - deve prima di tutto mostrare rispetto per gli altri e per la nostra storia. Tra l’altro nella nostra città il 90% delle persone ha deciso di aderire alla campagna vaccinale a tutela di se stessi e degli altri. Alla manifestazione di sabato c’era una piccola parte di quel 10% mancante che non si è sottoposto al vaccino per svariati motivi. Stiamo parlando di numeri molto bassi ,di poche persone che purtroppo, però, hanno portato nella nostra città una protesta inaccettabile per come è stata messa in scena. I manifestanti non potevano scegliere modo peggiore per esprimere una posizione sulla quale si può o meno essere d’accordo ma che non doveva diventare causa di vergogna e di polemica nella nostra comunità".

Il commento di Cirio

E sul caso si è espresso anche il presidente della Regione Alberto Cirio. "“Manifestare è un diritto, farlo in questo modo è inaccettabile - scrive - L’Italia è un Paese libero. Ma questa libertà, la nostra, non è stata gratuita. Ha avuto un prezzo, altissimo, che altre persone hanno pagato per noi. Sulla loro pelle. Per chi è stato rinchiuso in un campo di sterminio le tute a righe, il marchio dell’inchiostro, il filo spinato, non sono stati i travestimenti di una carnevalata vergognosa. Gli incubi la storia li fa vivere reali. Ma questo chi ieri ha manifestato a Novara non lo sa. Vorrei che ognuno di loro ascoltasse la voce di chi oggi è memoria. Vedesse con i propri occhi cosa è veramente l’orrore. Perché contro il Covid abbiamo trovato un vaccino. Ma contro l’ignoranza la strada è ancora lunga”.

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