Cordoglio

Arona in lutto per il titolare della ditta di autospurghi

L'uomo aveva 60 anni ed era molto conosciuto anche a Oleggio Castello

Arona in lutto per il titolare della ditta di autospurghi
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Arona in lutto per Graziano Migliorini. Per una vita si è occupato della ditta di autospurghi della zona.

Arona in lutto per Migliorini

Lo conoscevano e ne piangeranno la scomparsa in tanti nell’Aronese. E' mancato giovedì 23 settembre Graziano Migliorini, titolare dell'omonima azienda autospurghi con sede in frazione Campagna. Era nato il 17 settembre 1961 e a soli 60 anni lascia la moglie Loredana, i figli Davide e Antonella e i nipoti Francesca e Daniele, oltre alla madre Agnese di 92 anni e i fratelli Piero e Marisa con le rispettive famiglie. Aveva fondato la sua ditta nella seconda parte degli anni '80, ancora prima aveva iniziato con trattore e bonza per arrivare al primo camion nel 1994.

Il ricordo dei famigliari

"Noi lavoravamo con lui - raccontano i famigliari - dava priorità al lavoro anche a discapito della salute, era una persona sempre disponibile anche di notte e nei festivi. Fino alle 17.30 dell'ultimo giorno è stato sul camion. Nato a Oleggio Castello in una cascina che si trovava ai confini con Paruzzaro, prima faceva l'allevatore di vitelli, i suoi genitori avevano un'azienda agricola. Poi come agricoltore si spostò a Campagna di Arona nell'attuale casa, e partendo da zero, iniziò l’avventura della ditta di autospurghi. Nutriva una grande passione per i camion e amava ripararli. Noi non abbiamo mai avuto bisogno del meccanico fino a quando lui è stato bene. Prima dell'arrivo del Coronavirus gli piaceva invitare amici con cui stare a tavola, era un chiacchierone nel senso buono dell'espressione, raccontava le sue storie. La prima bonza che comprò la andò a prendere a Reggio Emilia, partendo da qui con un trattore ancora oggi funzionante, si fece una cartina con il TuttoCittà e arrivò sul posto per lo stupore dei costruttori. L'accaduto se lo ricordano in tanti, amava raccontarlo spesso. Noi figli non dimentichiamo neanche di quando ci portava sul camion prima come semplici passeggeri e poi come effettivi aiutanti. Cantava nella corale parrocchiale di Oleggio Castello, tutti dicono che da giovane era un bel ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Avrebbe dovuto andare a Napoli a conoscere il grande regista Vittorio De Sica: la zia di sua mamma era sposata con un amico di De Sica e poteva fare un provino, ma decise di non andare. Ricordava poi ogni tanto quei lunghi viaggi in macchina in Ungheria, dove nel giro di pochi anni ebbe due fidanzate, ma poi tornava; il lavoro, come sempre, lo richiamava al dovere".

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