Il caso

Divignanese realizza la mappa dei rifiuti abbandonati e lancia una petizione

La curiosa iniziativa avviata da Federica Palatucci

Divignanese realizza la mappa dei rifiuti abbandonati e lancia una petizione
Pubblicato:
Aggiornato:

Divignanese realizza una cartina dettagliata dei rifiuti abbandonati nella zona del Parco del Ticino e lancia una petizione per sensibilizzare Amministrazioni e cittadini.

Divignanese realizza la mappa dell'immondizia abbandonata

Una dettagliata cartina su Google Maps con i luoghi boschivi del territorio dove vengono effettuati sversamenti di rifiuti. L'insolita idea è venuta alla divignanese Federica Palatucci, che ha anche indetto una raccolta firme online per sensibilizzare sull'argomento. "Non posso andare porta a porta a raccontare questa storia - dice - amo camminare nella natura e più volte mi è capitato di pulire alcuni luoghi che poi trovo nuovamente sporchi a distanza di tempo. Certe persone non capiscono la differenza fra plastica e carta, mi dispiace usare questa parola, ma si tratta di "ignoranza". Ho fissato sulla cartina web i punti in cui è presente la spazzatura: uno è vicino al maneggio dei cavalli verso Borgo Ticino, altri si trovano lungo la strada in curva che conduce al Sempione, oltre a campi dove i soliti ignoti buttano secchi e secchi di immondizia. Al Parco del Ticino io e il mio ragazzo abbiamo raccolto 300 chili di pattume sul lungofiume, tra cui gomme e pezzi di barche, accumulati in un punto in cui non si può accedere in macchina. A Divignano abbiamo trovato anche scarpe nuove da bambino e gli immancabili sacchetti domestici. Va detto che in paese non è attiva una raccolta di verde ed elettrodomestici. Ma foglie e rami li posso capire, non il microonde. La raccolta firme è stata avviata per superare questa cultura della maleducazione, soprattutto in ambienti naturali come i nostri. Mi considero un'attivista, sono iscritta ad alcune associazioni e sto cercando di fare agricoltura sostenibile, una pratica che in Italia resta poco conosciuta. Nella vita faccio tatuaggi e sto cercando di portare avanti il mio lavoro con materiali ecosostenibili".

Le parole del sindaco

"Non è semplice mettere le fototrappole - sottolinea il sindaco Gianluca Bacchetta, cui è indirizzata la raccolta firme - almeno una volta al mese io, il vicesindaco o l'assessore perlustriamo le nostre strade e facciamo portare via i rifiuti dagli operai comunali. Non mi pare che in paese ci sia una tale inciviltà, quantomeno sulle strade. Non posso però essere responsabile di quanto accade nei boschi. Due anni fa abbiamo istituito una extra tassa di 1.000 euro per il recupero materiale. Da parte mia invito Federica a farsi promotrice di una giornata ecologica a cui daremo supporto e patrocinio".

Seguici sui nostri canali