Problemi alla casa di riposo di Varallo Pombia: la lettera del Cda
Il Cda: "Ci siamo mossi motivati dall'amore per la struttura"
Problemi alla casa di riposo Don Giorgio Nobile di Varallo Pombia: dopo le polemiche politiche intervengono direttamente i rappresentanti del Cda della struttura.
Il Cda della casa di riposo scrive una lettera per i cittadini
Dopo le polemiche politiche che hanno infiammato il Consiglio comunale e dopo la caduta della giunta, sulla questione dei problemi economici della casa di riposo Don Giorgio Nobile intervengono i rappresentanti del Consiglio di amministrazione della struttura. "Il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo "Don Giorgio Nobile" vuole informare tutti i cittadini del proprio operato nella gestione della Casa nel periodo della pandemia Covid 19. Durante la seduta del Cda del 02/09/2020 veniva verificata la situazione di criticità finanziaria molto elevata dovuta alò mancato inserimento di nuovi ospiti in struttura a seguito delle disposizioni Asl No riferite alla pandemia. Vista tale criticità, lo stesso giorno abbiamo chiesto un incontro con il sindaco che ci ha immediatamente ricevuti. Ad Alberto Pilone abbiamo chiesto un aiuto economico ed un aiuto istituzionale verso l'Asl No per verificare la possibilità di un inserimento di nuovi ospiti in deroga alle disposizioni. Ci è stato risposto che per il contributo economico non c'erano fondi da destinare alla Casa di Riposo, mentre per l'aiuto istituzionale il Sindaco si è prestato a telefonare ad un funzionario Asl No per verificare la possibilità di deroga alle disposizioni in corso. Come temuto, la risposta è stata negativa. A dicembre ci siamo attivati presso la Regione Piemonte chiedendo un contributo che poi ci è stato concesso e liquidato nel mese di maggio 2021 per l'importo di euro 10.000. Nel frattempo è entrato in Casa di riposo il virus, che ha decimato gli ospiti, arrivando al 29/12/2020 a 19 ospiti su 34 posti, di cui 2 anziani in ospedale e 7 anziani positivi con un aggravarsi ulteriore della situazione finanziaria".
I contatti con l'Asl e con la Curia
Il Cda della Casa di riposo è intervenuto quindi relazionandosi con Asl e Curia. "A fine dicembre - prosegue la lettera - abbiamo avuto modo di contattare la dottoressa Fontana, direttrice dell'Asl Borgomanero, che ha inviato un funzionario a cui abbiamo sottoposto la nostra situazione e a cui abbiamo fatto richiesta di inserire nuovi ospiti, ma ci ha confermato il rigoroso rispetto delle disposizioni da loro emesse e che nulla poteva fare in deroga alle stesse. Nello stesso tempo abbiamo fatto richiesta di un incontro con l'economo della Curia, dottor Emanuele Erbetta, per sottoporre la situazione critica in cui si trovava la Casa di Riposo e verificare l'opportunità di un aiuto concreto per risolvere il problema. Nel mese di febbraio 2021 siamo stati di nuovo convocati dalla Curia, presenti il Vicario Generale monsignor Fausto Cossalter, e l'economo dottor Emanuele Erbetta e i rappresentanti di altre due strutture del territorio. In quell'occasione ci è stato riferito che la Curia non intendeva più gestire attività commerciali e che si sarebbe attivata per cercare operatori del settore interessati alla gestione delle Case di Riposo mediante l'acquisizione del ramo di azienda relativo all'attività e lasciando inalterata la proprietà dell'immobile. Monsignor Cossalter ha tenuto a precisare che la Comunità di Varallo Pombia non sarà privata del servizio sociale finora fornito dalla Casa di Riposo, garantendone la continuità e l'operatività con il minor impatto possibile verso gli ospiti e i loro famigliari. Nel frattempo la Curia ci ha concesso il decreto con cui chiedere alle banche un ulteriore finanziamento di 100.000 euro per tamponare la crisi almeno fino alla fine di giugno 2021, data prevista dalla Curia per la cessione del ramo d'azienda dell'attività della Casa di Riposo. Al fine di sensibilizzare la popolazione in merito alle difficoltà della Casa di riposo, durante la Quaresima la Parrocchia ha proposto una colletta a sostegno della struttura".
"Ci siamo mossi, motivati dall'amore per la struttura"
"Nel mese di aprile - prosegue la lettera - è stato suggerito al direttore Sergio Praderio, contrario alla proposta della Curia, di verificare la possibilità di costituire una Fondazione che avrebbe potuto dare tutte le garanzie necessarie per conferire alla stessa il ramo d'azienda dell'attività della Casa di Riposo alle stesse condizioni offerte dagli operatori concorrenti al bando emesso dalla Curia. Siamo in attesa di essere informati sull'esito della ricerca eseguita dalla Curia sia sugli operatori del settore che su quello della Fondazione e conoscere quali saranno le loro decisioni. Noi del Consiglio di Amministrazione ci siamo attivati in questo periodo difficile cercando di contattare enti e istituzioni per condurre al meglio la gestione della Casa di Riposo, senza interessi personali, motivati dall'amore per la struttura che gratuitamente seguiamo da anni e con una attenzione particolare all'assistenza degli anziani fragili in essa coinvolti".