Tribunale

Rubavano energia per... riscaldare le serre di marijuana: a processo

Nei guai sono finiti due fratelli di origine egiziana residenti a Novara

Rubavano energia per... riscaldare le serre di marijuana: a processo
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Due fratelli di origine egiziana sono finiti a processo con l'accusa di aver rubato dell'energia elettrica per 130 mila euro allo scopo di alimentare le serre dove coltivavano la marijuana.

Secondo l'accusa rubavano energia per coltivare droga

Avrebbero rubato energia per riscaldare le serre di marijuana. Due fratelli di origine egiziana residenti a Novara, già noti alle cronache giudiziarie per aver patteggiato 5 e 4 anni per reati legati allo spaccio di stupefacenti, sono stati ora accusati dalla procura di aver indebitamente utilizzato energia elettrica per riscaldare le serre dove coltivavano droghe leggere, il tutto per un ammontare pari a 130mila euro.

L'arresto risale al 2021

Nel 2021 erano stati arrestati, con altri, al termine del blitz legato all’operazione “Movida”. In quell’occasione i carabinieri del Nucleo investigativo avevano sequestrato loro 30 chili tra cocaina e marijuana e trovato due serre appunto, per la produzione “fai da te”, oltre che un capannone per lo stoccaggio.

Due serre attrezzate nella zona del cimitero

Una vera e propria organizzazione imprenditoriale, che era stata smantellata. La droga, così era emerso, serviva per lo sballo del fine settimana. Le serre, per la cronaca, erano state scoperte nella zona davanti al cimitero di Novara, mentre il capannone per lo stoccaggio dietro la stazione ferroviaria. Gli arresti erano stati in tutto sei. Durante le perquisizioni era stata trovata e sequestrata anche una pistola Beretta calibro 9, modello 34, con relative munizioni.

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