Approfondimento

Peste suina africana nell'Alto Novarese niente allarmismi: il messaggio dell'ATC

Il commento di Carlo Bertotti.

Peste suina africana nell'Alto Novarese niente allarmismi: il messaggio dell'ATC
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Niente allarmismi per la Peste suina africana nell'Alto Novarese dall'ambito territoriale di caccia.

Niente allarmismi per la Peste suina africana nell'Alto Novarese

L'Alto Novarese non è interessato dalla peste suina africana, ma non è il caso di abbassare la guardia. Domenica 15 settembre si è aperta in tutto il Piemonte la caccia il cui termine varia a seconda della specie predata. L'Atc (Ambito territoriale caccia) Novara ha voce in capitolo, unitamente ad altri enti, per disciplinare tale settore in tutta la Provincia. «Come sempre la terza domenica di settembre si dà inizio alla caccia programmata - dice il presidente Carlo Bertotti - quest'anno la novità spiacevole è rappresentata dalla peste suina, che può condizionare la stagione venatoria soprattutto per i cinghiali. Per fortuna al momento si è diffusa solo fra i suini, ma in alcuni territori la caccia al cinghiale è sospesa in chiave preventiva in attesa di avere una cella per lo stoccaggio degli animali. L'Asl poi deve effettuare le analisi e attendiamo aggiornamenti da parte dell'Azienda sanitaria su come procedere, la situazione è in divenire". La psa, peste suina africana, è una malattia virale dei suidi (suini e cinghiali) causata da un virus ad esito solitamente infausto e per la quale non esistono vaccini. Gli esseri umani non sono sensibili alla malattia, che comunque è causa di gravi conseguenze socio-economiche nei luoghi in cui è diffusa. L'infezione può avvenire per contatto diretto con animali infetti, per ingestione di carni o prodotti a base di carne di animali infetti o per contatto indiretto. «È probabile aumenteranno i Comuni in zona rossa, ma al momento la zona fra Borgomanero e Arona è territorio libero: non è zona rossa e neanche zona cuscinetto per analisi dei capi abbattuti. Vista questa situazione di relativa tranquillità, noi stiamo procedendo con gli abbattimenti dei cinghiali a opera dei cacciatori selettori per il contenimento della specie. Non è dunque il caso di fare allarmismi e diciamo grazie ai veterinari della Asl, a cui il nostro Atc offre tutto il supporto possibile, per la competenza».

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